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Bullismo: Torino, sistema cittadino per scardinare fenomeno

 

Aiutare i soggetti fragili a rischio di bullismo e cyberbullismo a rinforzare le difese personali e creare e percorsi per il recupero dell’autostima da parte di chi ne è stato vittima.

Ci sono anche iniziative di questo tipo nel protocollo firmato oggi da Città di Torino, Procura per i minorenni, Ufficio scolastico regionale, Università, Ordine degli Psicologi ed Asl, che prevede anche una cabina di regia per il monitoraggio periodico dei singoli casi.

“Torino mette insieme tutte le forze per combattere bullismo e cyberbullismo – ha sottolineato Michela Favaro, vicesindaco con delega alla Legalità – la città è da sempre molto attiva in questo campo ma spesso con azioni non coordinate. Con questo protocollo si vuole costruire un sistema cittadino per la legalità con cui stimolare l’intera comunità a costruire una società con gli anticorpi per proteggere le persone più fragili, vittime di ingiustizia e violenze”.
L’intesa, “frutto di un grande lavoro di squadra ha l’obiettivo di scardinare il bullismo – ha continua la vicesindaco – lavorando su prevenzione e collaborazione diretta con scuole, famiglie e associazioni. Perché nessuno si senta solo, dal ragazzo bullizzato al suo ‘carnefice’, alla famiglia, alla scuola”. “L’esperienza avviata in questi anni dalla procura di Torino – ha affermato la procuratrice per i minorenni Piemonte e Valle d’Aosta, Emma Avezzu ‘ – ci ha insegnato quanto l’attività riparativa, e l’occasione di dialogo tra autore e vittime, tra autore e contesto sociale ‘offeso’, siano più produttivi della mera sanzione e porti a percorsi di maggiore rispetto e autostima. Come giustizia, noi siamo l’ultimo anello, prima ci sono i luoghi dove il bullismo avviene, ma la collaborazione di tutti è fondamentale per aggredire questo fenomeno”. “Come Asl della Città di Torino – ha aggiunto il direttore generale Carlo Picco – ci impegniamo a lavorare in piena sinergia con tutte le altre istituzioni firmatarie del protocollo secondo una modalità di lavoro in rete che usi tutti I possibili strumenti di prevenzione”.

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