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Bucci: “Non vogliamo più vedere violenza a Genova”

 

Noi, come città di Genova, aborriamo la violenza, non vogliamo più vedere la violenza e tutti quelli che si propongono di venire a Genova a fare violenza gli diciamo andatevene a casa vostra o andatevene via, perché noi non li vogliamo“. Così il sindaco di Genova Marco Bucci, in consiglio comunale, ritorna sui fatti di giovedì scorso, quando in occasione del comizio di Casapound sono scoppiati scontri tra la polizia e i manifestanti antifascisti.

Ha augurato pronta guarigione al giornalista di Repubblica Stefano Origone, malmenato durante una carica dalla polizia e ha affermato che le sue parole su quell’episodio – “se uno è lì e lì” – sono state “completamente travisate”.

Ma da parte dell’opposizione arrivano diverse critiche. “La piazza andava negata – ha detto Cristina Lodi, capogruppo Pd – delegare le responsabilità non è cosa da un sindaco che si preoccupi veramente della città”. Anche per Gianni Crivello, capogruppo della Lista Crivello, “non si può rispondere dinanzi a tali eventi con argomenti di carattere tecnico, il sindaco suggerì all’Anpi di svolgere la manifestazione del 25 aprile all’interno del teatro Carlo Felice, poteva farlo anche con Casapound“. Secondo il Movimento 5 Stelle “l’attuale governo di Genova sta cambiando il dna di questa città”. Il capogruppo Luca Pirondini ha elencato, oltre alla decisione di assegnare una piazza a un partito come Casapound, il mancato patrocinio al Liguria Pride, l’istituzione di un registro delle famiglie “a cui possono accedere solo le famiglie stile Mulino Bianco” e l’episodio del consigliere delegato Sergio Gambino che partecipò con la fascia tricolore a una commemorazione dei morti di Salò. Paolo Putti (Chiamami Genova) ha sottolineato come “il fatto grave di quegli scontri non è che sia stato malmenato un giornalista, ma che sia stata malmenata una persona”.

Sulla gestione dell’ordine pubblico il sindaco ha ammesso: “Forse non abbiamo ancora fatto tutto il possibile, chiederò al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di tenere fuori dalla città i violenti perché Genova non se le merita. Ho fatto quello che il sindaco doveva fare, e continueremo a fare così, in aggiunta ci sarà una presa di posizione netta, chiara ed efficace contro tutti i violenti, da qualunque parte essi siano che vogliono venire in città, li lasceremo fuori”.

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