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Bruciata la panchina dove è stato ucciso Piscitelli

È stato dato fuoco alla panchina dove è stato ucciso il capo ultrà Piscitelli, la polizia indaga.

All’alba è andata a fuoco la panchina dove è stato ucciso il 7 agosto il capo ultrà degli irriducibili Fabrizio Piscitelli. Il leader degli irriducibili è stato freddato con un colpo di pistola alla testa. Una vera e propria esecuzione.

Quella panchina all’angolo di via Lemonia, nel quartiree Appio-Tuscolano era diventata protagonista inconsapevole dell’omicidio del capo ultrà e, nelle scorse settimane, gli ultrà e gli amici avevano portato scarpe e foto, creando una specie di monumento commemorativo.

Poi l’incendio. La polizia non si sbilancia, ma non pensa che sia di natura dolosa. Ritiene piuttosto che sia stato un incidente e, con tutte le sciarpe biancoazzurre che sono state lasciate e qualche scintilla, la panchina abbia preso fuoco.

I tifosi non si sono lasciati abbattere. Nel pomeriggio hanno riportato tutti i cimeli per ricordare l’amico.

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