Avevano sparato botti e fuochi d’artificio in gradinata, poco prima dell’inizio del derby della Lanterna del 14 dicembre, e un cittadino era rimasto anche ferito: per questo la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Genova ha emesso Daspo (da 3 ai 6 anni) per 5 appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa.
Era successo tutto in Gradinata Nord e si era creata una situazione di pericolo dovuta allo sprigionarsi del fumo e alle torce accese nello stadio, tanto che un malcapitato tifoso era caduto su un botto acceso provocandosi ustioni di secondo grado a una mano.
La Digos ha indagato su quanto successo, e ha individuato i cinque organizzatori che avevano sfruttato la complicità di 12 persone camuffate con tute e calzari monouso per portare e attivare i congegni pirotecnici in gradinata. Botti di vario genere ritrovati anche a casa di uno dei tifosi colpiti dal Daspo.
I provvedimenti emessi – come già scritto prima – hanno durata variabile dai 3 ai 6 anni, e due di essi sono corredati dall’Obbligo di presentazione al Commissariato di Polizia Statale durante lo svolgimento delle partite del Genoa, in quanto i soggetti erano già stati colpiti da altri Daspo in precedenza.
Inoltre, a carico di uno dei soggetti destinatari e già gravato da gravi precedenti giudiziari, il Questore ha disposto il divieto di detenere anche al di fuori delle manifestazioni sportive armi a modesta capacità offensiva riproduzioni di armi di qualsiasi tipo (comprese le armi giocattolo), spray urticanti, prodotti pirotecnici di qualsiasi tipo, sostanze infiammabili e altri mezzi comunque idonei a provocare lo sprigionarsi delle fiamme.