La neonata Casa della Cultura di Fondi chiude in bellezza il 2019. Dalla prima presentazione ufficiale, il 14 settembre a Castello Caetani, e dopo la prima assemblea pubblica, il 7 dicembre scorso, in una sala “Lizzani” al completo, è partito il tam tam della partecipazione cittadina, e oggi il Comitato di 20 associazioni locali conta oltre 100 nuovi “Amici della Casa della Cultura”, tra nuove associazioni aderenti e singoli firmatari del manifesto.
Il prossimo appuntamento per tutti è il primo brindisi di Natale della CdC, martedì 24 dicembre prossimo alle ore 17.00, presso la sede di Fare Verde Fondi e Articolo 24 (via Cesare Balbo, 12).
Un obiettivo dichiarato, la condivisione allargata: il network si è costituito infatti per creare a Fondi una Casa della Cultura intesa non solo come edificio materiale, ma anche come organismo incubatore e facilitatore di progetti e sinergie per tutte le realtà culturali del territorio.
«Il punto di forza del nostro progetto è la sua natura eterogenea, aperta e multiforme. Vogliamo creare una rete con tutte le associazioni cittadine e valorizzare la cultura in ogni sua espressione. Per questo, abbiamo indetto subito un’assemblea pubblica a porte aperte: la prima di questo genere a Fondi» commentano i responsabili.
E proprio all’assemblea del 7 dicembre – un brainstorming collettivo con la cittadinanza- è partita dal pubblico una provocazione, subito raccolta dal Comitato come una nuova sfida: la prossima realizzazione di un festival della Casa della Cultura, che proprio dalla diversità di tutte le associazioni e dalla guida di un direttore artistico esperto tragga la sua energia e longevità.
«Alzare gli standard, schiudersi a una dimensione nazionale e internazionale, cavalcare l’innovazione», hanno sottolineato i fondatori del Comitato: queste le chiavi di volta per avviare la crescita culturale di Fondi e valorizzarne l’identità e il genius loci.
All’incontro sono emerse le tematiche più urgenti. Cos’è la Casa della Cultura e quando nascerà, quali azioni ha intrapreso il Comitato, quali sono i rapporti con le istituzioni, e soprattutto l’emergenza per la Città di creare primo progetto culturale condiviso che presenti caratteri di innovatività e qualità.
Da parte sua, il Comitato ha espresso la volontà programmatica di sciogliersi una volta raggiunto l’obiettivo principe, l’ottenimento di uno spazio fisico. «La Casa della Cultura deve essere di tutti: la sua futura gestione aprirà un corso completamente nuovo: nessuna delle associazioni fondatrici o aderenti vanterà diritti speciali» si è spiegato in sala.
Anche il primo calendario natalizio 2019-2020 della Casa della Cultura, presentato all’evento del 7 dicembre, tra eventi di singole associazioni e altri nati da doppie o triple collaborazioni, esprime una capacità di pianificazione condivisa e prelude a un prossimo calendario annuale. Un cartellone che dimostra un modo efficace di fare sistema: l’occasione di nuovi sodalizi e una programmazione e coordinamento unitari, funzionali per superare la frammentazione e disorganizzazione di cui soffrono spesso molte iniziative culturali a Fondi.