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BONUS MOBILI 2021 (ed elettrodomestici) come funziona e quale ristrutturazione è riconosciuta

 

 

Punto per punto ti descriverò in cosa consiste, quando puoi averlo e quanto puoi detrarre.
Alcune info saranno le stesse che già conoscevi per il 2020, altre delle novità.

Ma partiamo, dividerò l’articolo così:
1) quando puoi accedere al bonus;
2) quali acquisti sono consentiti;
3) quanto puoi detrarre;
4) come effettuare i pagamenti;
5) i documenti da conservare.

 

Per concludere i Reminders ricorda sempre che i miei contenuti sono consigli opinioni personali, che non sostituiscono lo studio specifico dei documenti e dello stato dei luoghi da parte di un professionista, sempre necessario in ogni caso.

1) QUANDO PUOI ACCEDERE AL BONUS

Requisito fondamentale per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici è che deve esserci un intervento di ristrutturazione sull’immobile.
Sia che si tratti delle singole unità, sia che riguardi le parti comuni di edifici residenziali.

Gli interventi sono quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, per le singole unità.
Per le parti comuni puoi aggiungere anche quelli di manutenzione ordinaria.

Giusto per darti un’idea per nulla esaustiva:
-sostituire pavimenti e rivestimenti non ti da accesso alle agevolazioni sulla parte privata e di conseguenza nemmeno al bonus mobili.
-realizzare un bagno o cambiare la distribuzione interna si.

Le casistiche sono svariate, dalle più semplici alle più complesse. Chiedi sempre al tuo tecnico.

L’agevolazione vale anche se i mobili servono ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile, anche dove non si interviene.
Vedi la manutenzione straordinaria del bagno con la quale puoi agevolare l’acquisto anche di mobili per la cucina o per la camera.
Oppure nel caso in cui i lavori riguardino una pertinenza accatastata separatamente.

Quando l’intervento riguarda locali condominiali come ad esempio la guardiola o l’alloggio del custode, puoi usufruire del bonus mobili ma solo per gli acquisti destinati all’arredamento degli ambienti oggetto di intervento.
Ciascun condomino usufruirà del credito suddiviso in base alle quote millesimali.

L’inizio lavori delle opere edilizie deve essere antecedente a quello di acquisto dei mobili e comunque non può essere prima del 01 gennaio 202o. Mentre non conta quando verranno sostenute le spese di ristrutturazione.

Dimostrare la data di inizio lavori è fattibile in diversi modi che variano da caso a caso.
Puoi trovarla indicata nei titoli abilitativi (CILA, SCIA, Permesso di Costruire).
È indicata nella Notifica Preliminare alla ASL, quando prevista dalla normativa sulla sicurezza nei cantieri.
In caso di totale mancanza di documentazione, puoi attestarla con un atto notorio.

Puoi accedere al bonus mobili anche in caso di acquisto di un immobile antisismico, ristrutturato con i criteri del “Sismabonus acquisti”. In questo caso la data di inizio lavori coincide con la data dell’atto di compravendita.

 

2) QUALI ACQUISTI SONO CONSENTITI

Ma quali sono gli acquisti riconosciuti?
Le spese agevolabili sono quelle relative all’acquisto di mobili ed elettrodomestici (ad esempio letti, armadi, tavoli, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie ecc.)

Porte, pavimenti, tende e complementi d’arredo sono esclusi.

Relativamente agli elettrodomestici sono riconosciuti quelli di classe A+ o superiori (A per forni e lavasciuga). Sono incluse le spese di trasporto e montaggio. Va inoltre fatta la comunicazione all’ENEA che si occupa di raccogliere i dati e monitorare i consumi energetici sul territorio.

3) QUANTO PUOI DETRARRE

Ma della spesa che sostieni quanto puoi detrarre?

L’agevolazione è pari al 50% calcolata su un tetto massimo di 16.000 euro da ripartire in 10 anni, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.
Il bonus mobili, differentemente dagli altri, non si trasferisce per successione o per cessione dell’immobile.

Se vendi casa, la quote residue della detrazione per ristrutturazione passano automaticamente all’acquirente. Quelle del bonus mobili rimangono al venditore.

Inoltre è importante sapere che i due massimali sono distinti. I 16.000 euro e i 96.000 per il recupero del patrimonio edilizio esistente si sommano.

Come altri bonus, il tetto massimo è per ogni unità immobiliare e le sue pertinenze. Quindi puoi usufruire del bonus tante volte per quante sono le abitazioni che ristrutturi.
Vale la situazione prima dell’avvio dei lavori. Frazionare un appartamento in due non ti consente di accedere a due tetti massimi, accorpare due unità ti permette comunque di avere due bonus mobili.

Puoi accedere all’agevolazione anche nel caso in cui decidi di avvalerti della cessione del credito o dello sconto in fattura per le spese di ristrutturazione. Il credito del bonus mobili però, non può essere né ceduto né scontato.

4) COME EFFETTUARE I PAGAMENTI

Per quanto riguarda i pagamenti non è necessario utilizzare il bonifico parlante.
Puoi effettuare quello ordinario, ma anche carte di credito e di debito sono consentite. Anche con finanziamenti a rate.

Non sono invece consentiti assegni e contanti.
Regole valide anche per le spese di trasporto e montaggio.

5) I DOCUMENTI DA CONSERVARE

Quali sono i documenti che devi conservare alla fine di tutto?

Dovrai tenere:
-le ricevute dei bonifici;
-le transazioni delle carte;
-la documentazione di addebito sul conto;
-le fatture e gli scontrini che devono riportare la quantità dei beni e dei servizi acquistati.

Raccogli tutto e lo consegni al commercialista o a chi ti cura l’invio della dichiarazione dei redditi.

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