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Bologna- nasce la prima Osteria dove paghi in base al tempo trascorso

Nasce a Bologna la prima osteria nella quale al momento del conto non si paga quello che si è mangiato, ma il tempo trascorso a tavola. La pensata dell’osteria “a tempo” è di Antonella De Sanctis e di Mirco Carati, i titolari del locale Vâgh íñ ufézzí (tradotto dal bolognese: vado in ufficio) di via dei Coltelli e pare che al momento non abbia precedenti, se non in quel limite di un’ora e mezza imposto nel Regno Unito per stare al pub. Non è un all-you-can-eat, non è una gara uomo contro cibo, non è un pasto da consumare veloce.

Come funziona

Mirco e Antonella spiegano nel dettaglio come sarà mangiare da loro a partire da lunedì 5 ottobre: “Semplicemente si prenota un tavolo  (come sempre) indicando il numero di persone e il tempo che si intende trascorrere in osteria partendo da un minimo di un’ora per consentire alla cucina di preparare i piatti caldi (non è un fast food!). Il menù non cambierà rispetto ad oggi (i nostri piatti sono tradizionali, ma la cucina non è solo bolognese) ma da sei portate arriveremo a nove, tutte scritte per bene sui nostri classici fogli di carta paglia. In quel lasso di tempo si mangia e si chiede anche il bis o un’altra portata, senza limiti. Dall’antipasto al dolce, passando per le crescentine. Il vino è escluso. Allo scadere dell’ora prenotata i clienti devono lasciare il posto a chi viene dopo di loro”.

 
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