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Berlusconi è tornato: si candiderà alle Europee. E poi attacca Salvini

Berlusconi: «Il signor Salvini ha delle uscite che non sono gradevoli né accettabili da parte nostra»

FIUGGI – Silvio Berlusconi is on fire. Show dell’ex premier nel discorso di chiusura della convention “L’Italia e l’Europa che vogliamo”, organizzata a Fiuggi dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, la figura a cui è affidato il rilancio del partito che per anni è stato il riferimento degli elettori di centrodestra.

Berlusconi stupisce nuovamente tutti e annuncia la sua candidatura alle prossime elezioni europee per «salvare l’Italia» dai Cinque Stelle, «peggiori della sinistra, nemici della libertà e delle imprese». Dopo mesi di silenzio il Cavaliere torna più in forma che mai – nonostante un lieve calo di pressione – e si riprende il suo pubblico. In poco meno di un’ora di intervento, tutto a braccio, senza leggere il lungo discorso che aveva preparato e distribuito, l’ex premier ne ha per tutti: dagli esponenti del Movimento ideato da Beppe Grillo e guidato da Luigi di Maio fino al ministro dell’Interno e alleato politico Matteo Salvini.

Il Cavaliere assicura che vuole «fare sul serio» per aggregare attorno al centrodestra «l’altra Italia», quella dei moderati «che non votano più» o che hanno preferito «un voto di rabbia o di protesta».

E cosi attacca Salvini, reo di aver derubricato il ‘vecchio’ centrodestra ad accordi validi solo sul fronte locale, e non su quello nazionale. «La coalizione di centrodestra è l’opzione definitiva di questi tre partiti nel futuro. Poi il signor Salvini ha delle uscite che non sono gradevoli, accettabili da parte nostra», scandisce Berlusconi. «Forse la scusa è che deve tentare di non far scoppiare un diverbio assoluto coi Cinquestelle; quel diverbio che noi auspichiamo e aspettiamo presto», continua il presidente di Forza Italia.

Che la strategia del Cavaliere sia quella di cavalcare le numerose contraddizioni che si stanno palesando all’interno della maggioranza di governo e spingere la Lega sulle posizioni programmatiche di tutto il centrodestra?

Nei confronti dei Grillini è ancor più spietato. Li definisce un «pericolo più grande del comunismo a causa della loro ignoranza, incompetenza, invidia e odio sociale, un attentano alla libertà delle imprese e dei cittadini, con le nazionalizzazioni, e con la proposta di vietare le pubblicità delle partecipate statali su giornali e tv che, se fosse attuata, farebbe chiudere Mediaset il giorno dopo».

Non risparmia neppure il portavoce del governo e del Movimento Rocco Casalino, negli ultimi giorni al centro dell’ennesima polemica dopo la divulgazione di un audio in cui il portavoce di Palazzo Chigi minaccia l’epurazione dei dirigenti del Mef, che a suo dire attuano comportamenti ostruzionistici nei confronti della maggioranza (nello specifico non vorrebbero recuperare i fondi per finanziare il progetto di reddito di cittadinanza). «Francamente in una democrazia, con le regole di una democrazia, il signor Casalino dovrebbe stare già fuori con la valigia in mano», sostiene Berlusconi.

L’ultimo colpo ben assestato è contro gli alleati della Lega e le proposte di maggiore spesa avanzate da M5S: «Se con la manovra alzassimo il deficit e l’Europa dovesse respingerla – ammonisce l’ex premier – sarebbe un disastro. E purtroppo da quello che sento, la Bce ritiene questo rischio molto elevato». Netta la difesa del ministro Tria, definito come uno che «tiene i conti a posto», mentre Di Maio pensa al Tesoro come «un bancomat per finanziare le sue promesse elettorali».

Le dichiarazioni del leader azzurro creano non poco scompiglio nel mondo politico.

Il primo a replicare all’ex premier è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che dalla provincia di Foggia rassicura: «Berlusconi stia tranquillo. L’Italia è in buone mani, ci lasci lavorare». «Il capo di Mediaset – è la reazione piccata di Luigi Di Maio – ha fatto solo danni. La sua preoccupazione oggi come negli ultimi 20 anni non e’ per l’Italia, ma solo per le sue tv! Il suo tentativo di cercare ancora visibilità è ridicolo».

Dalla tv risponde anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che su La7 evita la questione sottolineando di  «non avere tempo per fare polemiche politiche». Quindi, pur esprimendo «rispetto» per il Cavaliere, aggiunge che intende andare in fondo per attuare il Contratto di governo stipulato con i Cinque Stelle: «Io ho tanti difetti ma su un punto non transigo: tengo sempre fede alla parola data e agli impegni presi».

 

A cura di Giovanni Cioffi

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