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Bari, l’Anm delibera per finanziare i servizi igienici nelle tende del palagiustizia

Dopo che erano stati smontati nella mattina di oggi, è arrivata la conferma dell’Anm: “I bagni chimici saranno nuovamente installati da domani, abbiamo trovato i fondi”.

BARI – Sembrano non terminare mai i disagi per gli operatori di giustizia che si trovano a lavorare presso il tribunale di Bari, o meglio, quello che ne rimane. L’ultima polemica ha interessato i bagni chimici che erano stati montati a supporto delle tende, piantate in fretta e furia a mò di aule di giustizia, per permettere ai giudici e agli avvocati di esercitare, vista l’inagibilità e lo sgombero del Palagiustizia di via Nazariantz. Oggi infatti, inizialmente, le quattro toilette a disposizione delle tensostrutture sono state smontate. Erano state noleggiate dall’Ordine degli avvocati di Bari, che ha pagato le prime due settimane di servizio. A seguire, il procuratore della Repubblica, Giuseppe Volpe, aveva chiesto l’intervento dell’Anm, che la scorsa settimana aveva dato rassicurazioni in tal senso. Nei giorni scorsi, però, la questione bagni è stata affrontata dalla giunta locale dell’Anm, che ha valutato la concreta difficoltà ad utilizzare parte dei propri fondi per quella spesa. Di conseguenza, non avendo più interlocutori disposti al pagamento, la ditta che aveva noleggiato le quattro toilette ne ha disposto lo smontaggio, che è avvenuto stamattina. Le udienze “non urgenti” del Tribunale di Bari si celebrano da 16 giorni nelle tensostrutture, messe a disposizione dalla Protezione civile regionale.

Oggi, però la svolta, da domani torneranno i bagni chimici dinanzi alla tendopoli.

La Giunta nazionale dell’Anm, in aiuto ai colleghi baresi, ha deciso di erogare il contributo sufficiente a finanziare quattro bagni per 2 settimane. In queste ore, pero’, anche la Regione Puglia, tramite la Protezione civile, ha dato la propria disponibilita’ a pagare i bagni chimici, come dal primo momento le era stato chiesto dai magistrati e anche dal Comune di Bari. Anche il governatore Michele Emiliano, infatti, ha risposto positivamente alla richiesta dell’Anm. Il presidente ha chiamato il procuratore Giuseppe Volpe per formalizzare questa disponibilità e attivato la Protezione civile regionale per tutti gli adempimenti. Il problema quindi sembrerebbe arginato ancora per due settimane, poi si vedrà. Chissà che la visita ecumenica del neo ministro possa sbloccare una situazione, oramai diventata di difficile gestione.

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