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Bando per il nuovo amministratore della Formia Rifiuti Zero, per Marciano è una farsa

“Il Comune di Formia ha bandito una selezione per la scelta del nuovo Amministratore Unico della FRZ. Il bando presenta evidenti lacune e contraddizioni, e si configura come una farsa tesa a coprire una scelta puramente discrezionale della Sindaca”.

Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, quelle che aprono il comunicato stampa a firma del consigliere comunale, già assessore all’Ambiente, Claudio Marciano.

“La selezione – continua Marciano – non ha come esito una graduatoria di merito. Al contrario di quanto fatto nel 2014, la valutazione dei titoli professionali e le capacità espresse nel colloquio dai candidati, non saranno tradotte in punteggio, né in altri elementi di misurazione oggettiva.

Nel testo della procedura, non sono esplicitati i criteri con cui la commissione effettuerà le sue valutazioni, nemmeno il minimo sindacale: quanto peso al CV, e quanto al colloquio. La commissione, anch’essa nominata a discrezione della Sindaca – senza il coinvolgimento di Ventotene, sebbene sia un socio ordinario – si limiterà a definire un’idoneità, il resto, cioè tutto, lo deciderà la “politica”.

Tra le incompatibilità sono sparite quelle previste dallo Statuto della società. La più rilevante delle quali è l’incompatibilità tra la figura dell’Amministratore e quella di chi ha fatto politica o sia stato dipendente del Comune di Formia negli ultimi anni, con il rischio di ricorsi, e soprattutto, di un ritorno del manuale Cencelli.

Un altro aspetto fondamentale è il compenso. Per essere il responsabile legale di una società con 80 dipendenti e 7 milioni di euro di fatturato si riconosce un’indennità di 26mila euro lorde, pari a meno di 1200 euro al mese. Non vi sono riferimenti nemmeno a premialità sui risultati raggiunti. Una politica di bassa retribuzione, che forse può servire alla maggioranza a placare la vox populi più becera, ma che nei fatti disincentiva la partecipazione di professionisti competenti, mentre avvicina inesperti, zerbini della politica locale o peggio, personaggi che intendono guadagnare in altra forma.

Infine, la commissione ambiente non è stata minimamente consultata sul tema, né mi risultano consultati altri organi di indirizzo consiliare: come su tanti altri argomenti, la maggioranza, o meglio un suo gruppo ristretto, decide senza alcun rispetto per le minoranze.

La FRZ è un’esperienza di successo: la differenziata al 70%, i costi più bassi del comprensorio, gli attivi di bilancio, gli investimenti compiuti sui mezzi lo dimostrano con numeri e indicatori oggettivi, e non con le chiacchiere. L’elemento politico forse più rilevante della sua riuscita è stata, finora, la netta separazione tra indirizzo politico e gestione aziendale. Le cose funzionano perché la strategia è definita dalla politica, ma l’attuazione degli indirizzi è nelle mani di una figura indipendente, valutata sui risultati, scelta per merito e non per affinità elettorale.

Il bando promulgato ha intenti chiaramente opposti e, inoltre, è fatto male. La nostra richiesta è che venga immediatamente ritirato e che l’argomento venga inserito all’odg di un prossimo Consiglio Comunale, dove andrebbero espressi indirizzi vincolanti su come impostare la procedura”.

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