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Banda larga, è il governo nazionale che ferma il Fvg

Non le manda a dire l’assessore regionale alla Funzione pubblica del Fvg, Sebastiano Callari, molto critico sullo scarso impegno del governo a sviluppare la Banda Ultra Larga.

Si è tenuta nelle ultime ore a Roma riunione del Comitato per la Banda Ultra Larga (CoBUL) alla presenza del ministro per il Sud, Barbara Lezzi, nella sede del ministero per lo Sviluppo economico in via Veneto a Roma. Era presente per il Fvg l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Sebastiano Callari, che non ha nascosto la sua delusione verso l’azione del governo per sviluppare nuove soluzioni in tal senso. “La Strategia italiana per la Banda Ultra Larga è ferma per l’assenza di una politica nazionale che creda in questo progetto e che investa le risorse necessarie”, ha detto Callari. “Le Regioni, e tra queste il Friuli Venezia Giulia rappresenta un’eccellenza, si sono dimostrate finora più virtuose del governo nell’attuazione del piano e prova ne è l’assenza oggi del ministro per lo Sviluppo economico al tavolo da lui stesso presieduto e convocato del Comitato per la Banda ultra larga”.

L’assessore insiste con le critiche, citando in causa il Ministro dello Sviluppo Economico in prima persona. “Dopo quasi un anno dalla sua ultima convocazione il CoBUL, istituito nel 2015 e fino ad un anno fa regolarmente riunitosi per dare impulso al piano strategico, è stato riconvocato soltanto ora in assenza del ministro che dovrebbe presiederlo e che dovrebbe garantire le risorse necessarie per dare connettività a cittadini e imprese nel rispetto degli obiettivi europei”. C’è, secondo Callari, “un grave disallineamento fra ciò che il ministro Di Maio costantemente annuncia rispetto alle azioni che dovrebbe mettere in atto e soprattutto alle risorse che dovrebbe mettere a disposizione”.

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