La Popolare di Bari è l’ultima delle grandi banche cooperative italiane che non ha ancora completato la trasformazione in spa
La Banca Popolare di Bari (BPB) starebbe valutando un aumento di capitale tra i 250 e 350 milioni di euro, finalizzato ad agevolare la pulizia dai crediti deteriorati. È quanto si legge sul quotidiano economico Usa “Bloomberg”, che cita fonti vicine ai vertici dell’istituto. Secondo quanto scrive Bloomber, BPB potrebbe prendere in considerazione la quotazione.
La replica
Immediata la smentita della banca, che di tutta risposta fa notare che attualmente all’orizzonte c’è solo la trasformazione in spa, le cui tempistiche devono essere chiarite dal Consiglio di Stato. Dopo, “se ci dovesse essere la necessita’ di un rafforzamento patrimoniale si farà”. Ad oggi, però, “non ce ne è bisogno”: la banca infatti “rispetta i requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce”. La Popolare di Bari è, con la Popolare di Sondrio, l’ultima delle grandi banche cooperative italiane che non ha ancora completato la trasformazione in società per azioni. La popolare pugliese è stata la prima banca del Paese ad utilizzare la garanzia statale a sostegno della cartolarizzazione delle sofferenze.
Bilanci e Npl
Il bilancio 2017 si e’ chiuso con un utile di 1 milione di euro contro i 5,2 del 2016 per rettifiche di avviamenti (fra cui quelle per il fondo Atlante) per 18,5 milioni di euro. Nella parte finale del 2107 ha ceduto Npl per 350 milioni e ha annunciato per il 2018 nuove operazioni