Una bambina disabile veniva maltrattata dall’insegnante di sostegno. Se i suoi compagni non fossero intervenuti, i soprusi sarebbe continuati. La maestra attualmente è indagata.
La mamma della piccola, in un’intervista su Repubblica ha dichiarato: “Voglio solo ringraziare quei bambini e le loro famiglie. Sono stati meravigliosi. Spesso sentiamo parlare di cose brutte che accadono nelle scuole, di bullismo. E invece gli amici di mia figlia l’hanno protetta. È quello che ogni madre si augura, soprattutto se si ha un figlio meno fortunato”.
La maestra ha seguito la piccola in terza e in quarta elementare. In quinta se ne sarebbe andata per diventare di ruolo. “Più volte negli anni, i genitori dei compagni mi avevano detto di avere saputo dai bimbi che la maestra trattava male mia figlia. Erano episodi singoli, sporadici. Io, ogni volta, sono andata a chiedere. La scuola, però, mi ha sempre rassicurata spiegandomi che la maestra era forse un po’ severa ma che non avrebbe mai fatto del male alla mia piccola. Ancora oggi l’atteggiamento dell’istituto è quello di sminuire quello che è successo, di dire che io sono esagerata, che drammatizzo”.
Durante la giornata del disabile, quando la loro compagna non c’era, hanno chiesto perché la maestra di sostegno aggredisse Margherita (nome di fantasia).
A questo punto sono iniziati tutti i racconti. La maestra di italiano ha deciso di vederci chiaro. “Quella sera -racconta la mamma- ho ricevuto decine e decine di messaggi dei genitori che mi avvisavano e mi dicevano di intervenire. Erano furiosi e tutti dalla mia parte. Mi hanno girato i vocali dei bambini, io mi sono commossa per l’affetto che circondava Margherita. E a quel punto ho deciso di denunciare, ho capito che non si trattava di esagerazioni o di episodi. Che era una costante: mia figlia veniva maltrattata sempre”.