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Autonomia: Zaia vs Boccia

L’autonomia regionale torna alla ribalta con una nuova discussione tra Luca Zaia e Vincenzo Boccia.

Caduto il governo gialloverde, alcune questioni ritornano più prepotenti di prima. Prima fra tutte, la questione delle autonomie.

Durante l’assemblea di Confindustria Venezia-Rovigo, Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria, ha dichiarato che: “Quello dell’autonomia del Veneto è un percorso positivo, purché elemento di maggiore competitività. La clausola di supremazia rimane determinante in certi ambiti, come quello dell’energia e delle infrastrutture, per cui l’autonomia va vista all’interno della questione italiana.

Occorre evitare di costruire nuovi centralismi, e l’autonomia non deve essere merce di scambio che porti a non avere provvedimenti a favore dell’economia reale del Paese.”

Zaia, dal canto suo, ha risposto: “Rispetto le opinioni di tutti, inclusa quella di Boccia, ma fa fede la Costituzione che elenca 23 materie, e noi chiediamo che ci siano tutte. In caso contrario, non firmerò. E anzi credo che a quel punto sarebbe più semplice chiedere la modifica della Costituzione. Parlo volentieri anche ai cittadini del Sud: se oggi sono in difficoltà, la colpa è di qualche amministratore che non ha governato bene, non di chi oggi chiede l’autonomia.

La Valdastico va fatta e la Tav veneta completata che poi l’analisi costi-benefici sembra ormai una leggenda metropolitana, nessuno l’ha vista. Poi, per carità, se qualcuno vuole fermale quest’opera si deve anche assumere la responsabilità di firmare un atto formale per fermarla. E, comunque, non succederà, nessuno riuscirà a fermarci.”

 

 

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