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Attacco a Gerusalemme, morto un civile e l’assalitore

 

Un civile israeliano è morto e un altro è rimasto ferito insieme a due poliziotti in un attacco con arma da fuoco questa mattina nella Città Vecchia di Gerusalemme.

L’assalitore, un palestinese di Hamas, è stato ucciso dagli agenti.

Secondo i servizi di Pronto Soccorso l’altro civile è grave, mentre gli agenti hanno riportato ferite lievi.

E’ stato “un gesto eroico”, ha affermato Hazem Qassem un portavoce di Hamas. “La nostra Città santa – ha aggiunto – continuerà la lotta fino alla espulsione dell’occupante”.
Al momento la polizia ha escluso che ci sia stato un secondo attentatore, come riferito in un primo momento. L’arma usata durante l’attentato – ha aggiunto la polizia – è un fucile mitragliatore Beretta M12 e non un fucile Gustav.
“Questa mattina c’è stato un grave attacco a colpi di arma da fuoco a Gerusalemme. Una persona è morta e altre 3 sono state ferite”, ha detto il premier Naftali Bennett in apertura della seduta di governo a Gerusalemme sottolineando che “c’è stata una pronta risposta” da parte delle forze di sicurezza che “hanno neutralizzato il terrorista”. Bennett, dopo aver ricordato che quello di oggi è il secondo attentato in città, ha aggiunto di aver dato istruzioni di “elevare lo stato di allarme per prevenire ulteriori attacchi”.
Da parte sua, il ministro israeliano per la Sicurezza interna Omer Bar-Lev ha detto che l’autore dell’attacco “era un seguace di Hamas”. Secondo i media si tratta di Fadi Abu Shedam, originario del campo profughi Shuafath (Gerusalemme est), un 42enne attivo in particolare in un movimento di sostegno alla moschea al-Aqsa.

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