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Astalegale cambia sede e licenzia 22 operai – imminente lo sciopero

Astalegale, società che si dichiara leader nel settore delle aste giudiziarie operante in svariati tribunali italiani, risulta essere di nuovo in crisi. Infatti, dopo aver licenziato 22 dipendenti con indennizzi ridicoli, chiude a Perugia e trasferisce la sede legale a Carate Brianza.

Gli, ormai, disoccupati, non sono rimasti indifferenti a questa catastrofe professionale ed infatti hanno deciso di scendere in sciopero il prossimo 7 Dicembre. Questa protesta, è stata indetta da Filcams Cgil e Uiltucs Uil ed è motivata dalla scelta presa dalla società di sposare la sede, appunto, da Perugia a Carate Brianza.

Riccardo Giulivi e Maria Ermelinda Luchetti per Filcams e Uiltucs affermano: Purtroppo dobbiamo registrare l’ennesima perdita di posti di lavoro sul nostro territorio,  ma bisogna almeno garantire ai lavoratori che resteranno senza occupazione, un giusto indennizzo, per questo venerdì sciopereremo e manterremo aperto lo stato di agitazione fino al raggiungimento di un buon accordo”

I due, pertanto, auspicano al raggiungimento di un concreta collaborazione tra società e lavoratori, poiché per quest’ultimi risulta del tutto impossibile il trasferimento e, per l’appunto, in caso di rifiuto allo spostamento, la buonuscita offerta ai dipendenti risulta essere assolutamente non congrua ma questo accordo parrebbe difficile da raggiungere considerato anche che Astalegale.net non si trova per la prima volta di fronte a questa situazione di crisi non del tutto trasparente.

Ma diversi interrogativi fanno rumore nella testa dei perugini e di tutti gli interessati al caso: La recente uscita del perugino Dott. Claudio Palazzetti dalle quote societarie di Astalegale.net nasconde forse nuove manovre finanziare e societarie sempre a discapito dei lavoratori? E’ possibile che vi sia una reale crisi d’azienda quando i due amministratori nonché soci hanno percepito nel 2017 compensi di oltre 500.000 e dividendi  per oltre Euro 900.000 (dati bilancio 2017)?

Forse sarà proprio Astalegale.net a fare chiarezza su questi interrogativi.

 

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