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Assorbenti gratuiti, approvata la legge in Scozia

In Scozia è stata votata una legge che rende gli assorbenti gratuiti per chiunque ne abbia bisogno. Ora si entra nella fase due, quella in cui i parlamentari possono proporre modifiche al provvedimento.

Il parlamento scozzese ha approvato la “Legge sui prodotti da ciclo”, o Period Products Bill, che rende gratuiti gli assorbenti. Una giornata storica non solo per il Paese, che entrerà adesso nella seconda fase legislativa verso l’approvazione definitiva del provvedimento, ma anche per l’importante battaglia di chi crede che le mestruazioni siano trattate più come uno scomodo tabù che come una cosa naturale e inevitabile.

Come spiega il parlamento scozzese, i principali obiettivi del Period Products Bill sono garantire che chiunque debba utilizzare prodotti da ciclo mestruale possa ottenerli gratuitamente attraverso un apposito sistema che il governo scozzese dovrà istituire. Il disegno di legge prevede inoltre che le scuole primarie e secondarie, i college e le università rendano gratuiti gli assorbenti negli spazi adeguati, come è già dal 2018, ma anche che i ministri assegnino un obbligo analogo ad altre organizzazioni. Chi utilizza questo sistema deve essere in grado di ottenere i prodotti con “ragionevole facilità” e con “ragionevole privacy”, e può scegliere di farsi consegnare i prodotti o andarli a ritirare. Il sistema, secondo la proposta, deve inoltre garantire la disponibilità di una scelta di diversi tipi di prodotti da ciclo, e i ministri scozzesi hanno il compito di pubblicizzare il regime e risarcire coloro che sono tenuti a fornire prodotti gratuiti.

Nel Regno Unito al momento i prodotti da ciclo sono tassati al 5%, imposta che già il premier David Cameron aveva promesso di abolire, ma le parole non si sono mai tradotte in fatti. In Italia, tanto per fare un confronto, gli assorbenti normali sono tassati al 22%, al 5,5% in Francia, al 7% in Germania. Il costo stimato del rendere gratuiti gli assorbenti in Scozia, secondo le stime, si aggira intorno ai 24 milioni di sterline all’anno. È stato approvato oggi dal parlamento scozzese con 112 voti a favore, nessun contrario e un solo astenuto. Conclusasi positivamente la prima votazione, comincia la seconda fase in cui i membri del parlamento possono proporre modifiche al disegno.

Andrew Cowan/Scottish Parliament

Il Period Products Bill è figlio della deputata Monica Lennon, che ha portato la questione all’attenzione dei parlamentari scozzesi proponendo formalmente la legge il 23 aprile 2019. Poco dopo è cominciata la prima fase di esame della proposta, incarico che è stato affidato al Comitato del Governo e delle Comunità Locali. Durante la preliminare procedura di revisione sono state raccolte le testimonianze di università, associazioni di volontariato e persino del Parlamento della Gioventù Scozzese (in foto). La partecipazione dei giovani è degna di nota: già nell’ottobre dell’anno scorso è stata organizzata una giornata con il Parlamento della Gioventù durante la quale i ragazzi hanno preso parte a una tavola rotonda per discutere il provvedimento sugli assorbenti gratuiti, e quanto è emerso è stato tenuto in considerazione dal Comitato.

Alla fine della fase di studio, nel report finale, il Comitato “elogia la sig.ra Lennon per aver portato questo progetto di legge davanti al parlamento scozzese, cosa che ha contribuito a mettere in evidenza la questione della mancanza di accesso ai prodotti da ciclo e nel fare progressi nell’affrontare lo stigma associato alle mestruazioni”. “È un traguardo eccezionale per normalizzare le mestruazioni in Scozia e per mandare un segnale forte al popolo su quanto questo parlamento prenda sul serio la parità di genere”, ha commentato la promotrice alla notizia del risultato odierno.

Di A.C.

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