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Assemblea pubblica sugli indennizzi per le case di Certosa

 

È previsto alle 18.30 di oggi, lunedì 3 dicembre, l’incontro pubblico organizzato al Teatro della Gioventù per fornire tutti i chiarimenti e le informazioni necessarie ai proprietari e inquilini delle case che si trovano nell’area che diventerà il cantiere per la demolizione e la ricostruzione del ponte Morandi.

Gli sforzi del Comune sono finalizzati a semplificare quanto più possibile una situazione che, nonostante il parere dell’avvocatura di Stato e gli sforzi del sindaco e commissario Marco Bucci, resta parecchio complicata: gli indennizzi non riguardano infatti soltanto le 266 famiglie sfollate e già ricollocate della cosiddetta “zona rossa”, ma anche tutti i proprietari non residenti e gli affittuari che vivono in appartamenti che dovranno essere ceduti e demoliti per consentire la ricostruzione del viadotto sul Polcevera. Il limite fissato dalla struttura commissariale è il 20 dicembre, data entro cui tutte le abitazioni dovranno essere passate al Comune, in caso contrario si procederà con l’esproprio ridotto del 10%.

Ad oggi la battaglia si concentra principalmente tra i proprietari non residenti e gli affittuari: ai primi verranno corrisposti 2.025,50 euro a metro quadro, cifra in cui verangono inseriti anche il contributo per la perdita del mobilio; ai secondi invece andrà un’indennità di 45mila euro così come previsto dalla legge regionale sul Pris (Programma regionale di intervento strategico), più altri 36mila per lo sgombero anticipato. In totale 81mila euro, cifra su cui i proprietari non residenti hanno già sollevato obiezioni chiedendo che venga corrisposta anche a loro.

I soldi arriveranno dai fondi messi a disposizione del commissario con il Decreto Genova (30 milioni l’anno sino al 2020) oppure da Autostrade, cui il Comune dovrà presentare un “conto” il più preciso possibile per rivalersi delle spese sostenute. L’assemblea è stata convocata proprio per chiarire tutti i dubbi e le questioni rimaste in sospeso ed evitare eventuali cause o ricorsi che possano rallentare le operazioni.

All’incontro pubblico non sarà presente il sindaco Marco Bucci, in missione a Londra sino a stasera per promuovere la città. L’obiettivo, ribadito anche nel Regno Unito, è comunque quello di firmare il decreto che assegnerà i lavori di demolizione e costruzione il 14 dicembre, e di procedere  con il cantiere già a partire dal 15, sempre che non vengano sollevate obiezioni dalla procura.

 

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