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Artigiani della musica, la professione resiste in Sardegna

Sono sempre meno gli artigiani della musica, ma la nicchia sarda resiste e si fortifica nell’innovazione. Sono 18 le realtà che costruiscono strumenti musicali.

Il mercato degli strumenti musicali, come quello di molti altri settori, si sta trasformando con l’avvento delle grandi realtà industriali. In Sardegna, però, è rimasto un esile focolaio di resistenza che non vuole arrendersi alla globalizzazione. Sono 18 le piccole realtà sarde che portano avanti l’artigianato della musica, creando e riparando strumenti musicali. Tra archi, fiati, percussioni e strumenti a corda, la nicchia di professionisti sardi sopravvive restando al passo coi tempi, aggiornandosi sulle ultime innovazioni. È questo il quadro descritto dal Report dell’Osservatorio per MPI di Confartigianato Imprese Sardegna, in base ai dati Istat.

Se i dati descrivono una realtà di nicchia, la realtà dimostra che è un settore vivo e in continua evoluzione. “Parliamo di numeri non di certo significativi, ma che, come i settori di nicchia ad alta specializzazione, possono dare una possibilità di indirizzo anche alle ataviche difficoltà d’impiego giovanile”, riflette Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna. A livello nazionale sono 1312 le imprese che nel 2018 erano impegnate nella produzione e riparazione di strumenti musicali. L’82% del totale è costituito da imprese artigiane.

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