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Arrivati a Genova nella notte oltre 40 profughi ucraini

 

Sono arrivati a Genova la notte scorsa poco dopo le 3 una quarantina di profughi ucraini, tra cui molti bambini, grazie a un pullman organizzato attraverso la comunità ucraina di Genova che ha trasportato, all’andata, viveri e mezzi di conforto.

La colonna era formata da un pullman gran turismo, uno da 9 posti, uno da 7 posti.

I profughi, prelevati al confine con la Polonia, all’arrivo sono stati accolti da padre Vitalj Tarashenko, il cappellano di Santo Stefano.
Stamani è stato montato sul sagrato della chiesa genovese di S. Stefano, che accoglie i fedeli di rito bizantino, un gazebo per la prima accoglienza dei profughi. Qui avranno un check up medico poi andranno tutti a Villa Bombrini per gli esami antiCovid.

Ucraina: Toti, primissima accoglienza in ex ‘Covid hotel’

“Regione Liguria nelle prossime ore aprirà un infopoint in ognuno dei 4 capoluoghi di provincia. Saranno posizionati in luoghi centrali, probabilmente nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie, e saranno dedicati a tutte le persone in arrivo dall’Ucraina, visto che molte di queste stanno giungendo qui in modo assolutamente autonomo. L’infopoint sarà il primo luogo dove le persone potranno avere tutte informazioni indispensabili alla loro permanenza sul territorio italiano ed essere indirizzate a tutte le profilassi e gli adempimenti sanitari previsti o raccomandati: tamponi, vaccinazioni anti Covid ma non solo perché a ogni persona verrà suggerito l’intero piano vaccinale previsto dal sistema di sanità pubblica italiano”. Lo ha detto il governatore ligure e commissario straordinario per la gestione dell’accoglienza dei profughi Giovanni Toti. “Per l’accoglienza dei profughi – prosegue Toti – stiamo convertendo due strutture fino a oggi dedicate alle quarantene Covid: il Covid hotel di via Liri a Genova e villa Riviera a Savona. Queste due realtà garantiscono un massimo complessivo di 150 posti letto, e assicurano così una prima risposta come alloggiamenti. Da lì le persone transiteranno poi verso il sistema previsto dai Centri di assistenza straordinaria (Cas) gestito della prefettura”. Oltre a questi primissimi provvedimenti, ha aggiunto Toti “Liguria digitale sta lavorando alla realizzazione di una pagina web in cui saranno presenti tutte le indicazioni, ovviamente anche tradotte in lingua a cui un cittadino ucraino arrivato in Italia debba fare riferimento, cioè i luoghi di prima accoglienza, il sistema delle vaccinazioni e gli obblighi di legge relativi ai tamponi e un numero verde a disposizione per assistenza”.

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