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ARRESTATO ROBERTO SPADA

Insulti alle forze dell’ordine durante l’arresto
Minniti: “in Italia non ci sono zone franche’

Le forze dell’ordine hanno arrestato Roberto Spada in relazione all’aggressione del giornalista Rai Daniele Piervincenzi.
Il giornalista di Nemo ha sporto denuncia a più di 24 ore di distanza dai fatti. E il reato, sulla base della prognosi, è di lesioni lievi. Ma è stata riconosciuta l’aggravante del contesto mafioso.
Secondo gli inquirenti, infatti, con quella testata Spada avrebbe commesso un’azione plateale davanti a numerosi testimoni, al fine di riaffermare la sua figura all’interno del territorio di Ostia. Un atteggiamento che rientra nelle dinamiche tipicamente mafiose.
Roberto Spada é fratello minore di Carmine, capoclan di Ostia condannato in primo grado a 10 anni di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Nel corso dell’arresto i militari sono stati bersagliati dagli insulti delle persone presenti. È accaduto oggi pomeriggio a Nuova Ostia, dove Spada, protagonista due giorni fa dell’aggressione alla troupe della Rai del programma Nemo è stato portato via in manette dai carabinieri della compagnia investigativa di Ostia.

Roberto Spada è stato in seguito trasferito nel carcere di Regina Coeli.
Daniele Piervincenzi torna a parlare dopo l’aggressione da parte di Roberto Spada a Ostia. “Non è un naso rotto che ci può fermare”, dice il reporter Rai di Nemo. “Entrambi continueremo a fare il nostro lavoro con la stessa dedizione di prima”, ha concluso entrando nella sede Rai.

L’arresto di Spada, ha detto Piervincenzi, «non mi fa nessun effetto, anzi ci vedo anche un po’ di ipocrisia. È stato arrestato perché ha aggredito un giornalista, ma lì si spaccano nasi tutti i giorni». L’operatore Edoardo Anselmi «ha subito un trauma cranico per difendere la telecamera, è stato aggredito dal guardaspalle di Spada, ha preso tanti colpi e ha continuato a girare. Io ho capito subito che mi aveva rotto il naso. Per comodità volevamo andare all’ospedale Grassi, ma non ce la siamo sentita di rimanere ad Ostia».

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