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Armi nucleari, Guterres (Onu): “Esiste il rischio di un conflitto militare in Siria e Nord Corea”

Guterres fa appello a soluzioni diplomatiche

Antonio Guterres, segretario senerale delle Nazioni Unite, mostra la propria preoccupazione per la minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa. Una pericolo sempre più concreto viste le recenti azioni militari di Siria e Corea. In occasione della riunione del Consiglio di sicurezza a New York, il segretario generale ha sollecitato il Consiglio stesso di rilanciare gli sforzi per punire i responsabili degli attacchi chimici in Siria, dopo il veto russo di novembre sulla continuazione delle indagini. Secondo Guterres, “l’uso di armi chimiche nel conflitto siriano che dura da quasi sette anni mina seriamente gli sforzi globali contro queste armi di distruzione di massa”. “Se l’uso di armi chimiche in Siria – prosegue –  è di nuovo provato, la comunità internazionale deve trovare un modo appropriato per identificare i responsabili e consegnarli alla giustizia”. Nel mese di novembre in due occasioni, la Russia, alleata del presidente al Assad, ha utilizzato il proprio diritto di veto nel Consiglio di sicurezza per bloccare il rinnovo del mandato di esperti internazionali per indagare sulle armi chimiche in Siria. Solo un mese prima, gli investigatori della Jim avevano dimostrato il coinvolgimento del governo di Damasco nell’attacco chimico del 4 aprile 2017 contro il villaggio di Khan Cheikhoun, che ha sterminato 80 persone. Mosca, dal canto suo, ha respinto queste rivelazioni.

Guterres si esprime anche sulla situazione Nord Coreana, rinnovando soddisfazione per la riapertura del canale di comunicazione intercoreana

“E’ fondamentale per ridurre il rischio di errori di calcolo e incomprensioni”. “Sono anche incoraggiato dalla decisione della Corea del Nord di partecipare alle Olimpiadi invernali nel Sud”, ha continuato. “Dobbiamo costruire su questi piccoli segnali di speranza ed espandere gli sforzi diplomatici per raggiungere la pacifica denuclearizzazione della penisola coreana”. Intanto, anche in questo caso, il Cremlino professa l’infondatezza della accuse mosse dall’amministrazione Trump in merito alla violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sulla Corea del Nord. “Le dichiarazioni di funzionari americani su alcune presunte violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Corea del Nord sono assolutamente infondate e non corrispondono alla realtà”, ha dichiarato a Interfax una fonte del ministero degli Esteri russo. “La Russia rispetta pienamente e rigorosamente tutte le richieste delle risoluzioni e pretende lo stesso da altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. E non solo nella parte del regime di sanzioni, ma anche nella dimostrazione di un reale impegno per la soluzione politico-diplomatica della situazione nella penisola, cosa che e’ chiaramente indicata in tutte le risoluzioni adottate”

A cura di Giovanni Cioffi

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