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Stupri di Rimini, arrestato anche il quarto uomo: Guerlin Butungu, un congolese di vent’anni

Arrestato stamane il capo del branco in stazione a Rimini.

La task force, composta dalla Squadra Mobile di Rimini e dallo Sco, ha arrestato anche il quarto uomo del branco responsabile dell’aggressione e del duplice stupro di Miramare a Rimini. Ad annunciarlo la Polizia dal suo account twitter: si tratta di Guerlin Butungu, è l’unico maggiorenne dei quattro, ha vent’anni ed è di nazionalità congolese. Per gli investigatori è lui la mente del gruppo.

La fuga e l’arresto

Butungu, probabilmente sentendosi braccato anche lui, come i due arrestati ieri, ha tentato la fuga in treno durante la notte, ma gli uomini della polizia, che seguivano i suoi spostamenti, lo hanno arrestato mentre il treno transitava alla stazione di Rimini. Le forze dell’ordine, bloccato il convoglio, sono salite a bordo e lo hanno trovato in una delle carrozze.

Chi è Guerlin Butungu

Si tratta di un ragazzo di vent’anni congolese, residente a Vallefoglia, nel Pesarese. I suoi complici sostengono che avesse intenzione di andare in Francia, dove si vantava di aver un covo sicuro. Gli inquirenti però restano scettici su queste dichiarazioni. Le forze dell’ordine avevano tutto di lui: generalità, foto e soprattutto le sue impronti digitali perché presenti nel circuito Schengen. Infatti l’uomo aveva chiesto asilo in Italia trasferendosi nella zona di Pesaro. Per gli inquirenti è lui il capo branco dei quattro: forte personalità, prestanza fisica, caratteristiche sufficienti per prendere le redini della banda, composta da minorenni.

I tre minorenni della banda

Ieri pomeriggio i due minorenni marocchini si sono costituiti presso il Commissariato di Rimini, ammettendo le loro responsabilità. Infatti la pressione mediatica cresciuta intorno al caso li ha convinti a confessare le aggressioni. Il terzo dei quattro è stato arrestato dalla polizia nella giornata di ieri, un congolese, anche lui minorenne.

Il racconto dei tre alla polizia

Sono stati i tre minorenni a raccontare alla polizia le intenzioni del capo. A loro dire, Butungu era diretto in Francia, gli investigatori però non credono a tale versione. Ritengono che più probabilmente stesse vagando tra Marche e Romagna.

La testimonianza fondamentale della donna peruviana

Fondamentale nelle indagini è stato l’apporto della donna peruviana, la seconda vittima di stupro della banda. Ha raccontato alla polizia che i quattro, dopo averla stuprata a turno, hanno fumato una sigaretta prima di riprendere a stuprarla nuovamente. La donna ha memorizzato tutto dei quattro, anche il fatto che tra loro comunicavano in italiano. I quattro aggressori finalmente sono stati assicurati alla giustizia.

 

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