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Nubifragio a Roma, Alemanno sotto accusa

Roma – Un morto accertato, un altro non confermato, disagi e città paralizzata. Un bilancio catastrofico quello del nubifragio che tuttora si sta abbattendo nella capitale.

Ma è già tempo di polemiche. Il sindaco Alemanno si difende, le opposizioni attaccano. “L´allerta meteo di ieri parlava solo di temporali e non di piogge torrenziali come quelle di questa mattina. L´intensità è stata imprevista´´, prova a giustificare il sindaco, Gianni Alemanno, aggiungendo:  “Nel pomeriggio il maltempo riprenderà con altri temporali. Ma per ora non ci sono timori per il Tevere´´. Poi rivolge il suo appello al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini chiedendo “il riconoscimento dello stato di emergenza e il conseguente riconoscimento dello stato di calamità naturale per l´agricoltura e la protezione civile, che varrà come giustificazione per tutti i cittadini che non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro per l´interruzione dei servizi pubblici locali”. 

Le parole di Alemanno hanno fatto montare la rabbia nell´opposizione. Il consigliere comunale del Pd Paolo Masini attacca: “L´inverno è arrivato e con esso anche i normali temporali. Quello che non è normale, e che non riusciamo a comprendere, è come mai nella capitale d´Italia a ogni acquazzone vengano chiuse le stazioni della metro, con conseguenze devastanti per il traffico in tilt. Possiamo comprendere che un temporale provochi un aumento di traffico di superficie, ma è davvero inspiegabile che ogni forte precipitazione comporti sempre, e ripeto sempre, la chiusura di quasi tutte le stazioni della metropolitana romana. Questo non succede in nessun´altra capitale europea, dove è certo che il temporale e il brutto tempo sono assai più frequenti che a Roma. Il sindaco Alemanno corra ai ripari: pensi meno alla politica nazionale e si occupi di più della città. I romani sono stufi di questa amministrazione sciatta, disorganizzata e inconcludente”. 

Alfredo Ferrari, vice presidente della commissione Bilancio del Comune di Roma, incalza: “Nella delibera per l´equilibrio di bilancio, approvata il 30 settembre scorso, c´erano 2 milioni di euro per la pulizia straordinaria delle caditoie. Un intervento voluto proprio in vista dell´autunno dalla giunta Alemanno. È bastato il primo temporale e Roma è bloccata. Le cose sono due: o sotto la voce´caditoie´ si celava altro; o anche questo spesa è una di quelle che il sindaco dice di fare e poi non fa”. “Una nuova giornata da incubo che i romani difficilmente potranno scordare. Non ci voleva molto a comprendere che con l´avanzare dell´autunno sarebbero arrivati i temporali, perché non si è provveduto a prevenire l´imminente collasso della città? – chiede Dario Nanni, altro consigliere Pd e membro della commissione sicurezza – Eppure le avvisaglie c´erano state già subito dopo l´estate quando un temporale analogo, ma di minor entità, aveva messo in ginocchio la città e il sindaco aveva ordinato la chiusura di alcune stazione della metro. La vera calamità di Roma è la giunta di centro destra inadeguata e inefficiente che paralizza direttamente o indirettamente la città”. 

Il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, pone una serie di domande al primo cittadino: “Chiediamo come sia possibile che a ogni temporale le stazioni della metro A e B chiudano sempre. Chiediamo perchè le foglie cadute non vengano rimosse dai tombini, provocando così l´allagamento della città. Chiediamo come mai non sia stato dato ieri l´allarme meteo. Chiediamo, insomma, che la capitale d´Italia venga governata da amministratori seri e non da dilettanti allo sbaraglio. Speriamo che ora dal Campidoglio non ci rispondano, come al solito, che non è colpa di Aleamanno: la città è in ginocchio e vuole sapere perché un temporale è in grado di ridurla in questo stato”. 

Il Codacons “in merito al disastro che sta caratterizzando in queste ore la capitale, chiede l´intervento urgente della Protezione Civile, affinché tuteli i cittadini coinvolti nel caos. Metro bloccata, trasporti in tilt e migliaia di utenti in preda al panico che non riescono a spostarsi per la città”. “Una situazione gravissima e pericolosa, considerato l´allagamento di molte strade – affermail presidente Carlo Rienzi – determinata da pochi minuti di pioggia. La Protezione Civile deve intervenire con urgenza, sostituendosi a chi evidentemente non ha saputo prevenire ed impedire tale stato di cose. L´associazione sta studiando le dovute denunce e iniziative legali a tutela dei cittadini, che verranno comunicate nelle prossime ore”. 

“Chiediamo le dimissioni del Sindaco di Roma Alemanno”. La richiesa arriva da Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva: “Una città che non ha le infrastrutture necessarie per resistere a un temporale è una vergogna simbolo dell´arretratezza del Paese. Gravissimo l´allagamento di Roma Tiburtina, più che simbolo di ammodernamento è simbolo di inefficienza. Adesso ci aspettiamo un´ulteriore proroga dell´inaugurazione prevista per il 28 novembre. Chiediamo – continua Scaramuzza – all´Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di verificare d´urgenza ogni appalto della Capitale diretto ai lavori pubblici (es. rifacimento manti stradali, metropolitana C e B1, prolungamento tram 8, ecc.), deve essere garantita la qualità quotidiana nella cura della nostra città. In ogni appalto deve essere garantito il´collaudo civico´. Si dia anche ai cittadini- contribuenti la possibilità di verificare la qualità dei lavori. Anche questa è trasparenza e legalità. Da anni non si pensa alla manutenzione degli scoli per le strade della Capitale. Si prendano sul serio le segnalazioni dei cittadini ai nostri sportelli. Noi non gridiamo alla class action – conclude Scaramuzza – perchè non serve a risolvere i problemi strutturali di questa città”.

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