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Intercettazioni – Berlusconi´assediato´ dalle ragazze

Roma – “Ieri sera avevo la fila di ragazze fuori dalla porta della camera. Erano in undici e mene sono fatte solo otto perchè non potevo fare di più”. Continua senza sosta la raffica di “indiscrezioni” che emergono dalle intercettazioni telefoniche tra l´imprenditore Tarantini e il premier, Silvio Berlusconi.
Nell´ultima il presidente del Consiglio dice addirittura di voler chiamare Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce “così le ragazze sentono che c´è qualcuno che può farle lavorare”.
E´ un diluvio di scene boccaccesche, di feste tutt´altro che “conviviali” quello che emergerebbe dal contenuto delle telefonate contenute nel dossier in mano ai giudici che indagano sugli strani rapporti tra Giampaolo Tarantini e il presidente del Consiglio. Scene di vita vissuta che forse non costituiscono oggetto di reato ma di certo non trasferiscono a chi le conosce la sensazione di “normalità”.
Le ragazze che trascorrevano la notte a palazzo Grazioli erano “foraggiatissime” ed è lo stesso Berlusconi a informarne Tarantini, forse con l´intento di evitare che Tarantini corrispondesse altre somme di denaro o regalie.
Dalle intercettazioni emerge che la notte del primo dell´anno 2009 Berlusconi aveva invitato ben 67 ragazze e, al telefono con l´imprenditore Tarantini si lamenta per la scarsità di posti letto.
“Senti – direbbe Silvio Berlusconi intercettato – io ho qua tutti i letti occupati. Non so come fare a dirti di venire. Il due viene anche Emilio. Queste non vanno via neanche con le cannonate. Il prezzo è buono, il vitto anche”. Ed ancora “ho comprato un posto qui vicino. Dodici posti in più”.

 

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