Arezzo – Stanno migliorando le condizioni del bimbo di 8 anni ricoverato all'ospedale pediatrico Meyer la settimana scorsa dopo essere stato colpito al volto da un colpo di fucile, sparato inavvertitamente dal fratellino di 13 anni mentre giocavano. Sottoposto ad intervento chirurgico per estrapolare i 13 pallini di piombo che gli erano rimasti all'interno, ora sembra aver superato il peggio. Non è così per i genitori, i quali rischiano l'accusa di abbandono di minore, ma anche di omessa custodia delle armi e lesioni. Le indagini vogliono scoprire dove si trovasse il fucile e se realmente fosse chiuso a chiave nell'armadio. Sopratutto ci si interroga su come il ragazzino 13enne l'abbia caricato.