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Aosta: sindacato medici, ospedale Aosta è polveriera

  Ma non mi risulta sia ancora così. Fino a che la direzione ospedaliera non procederà in tal senso, l’ospedale sarà una polveriera ed un luogo ad elevato rischio di contagio per pazienti e sanitari”

 

“Ora che l’emergenza pare in fase di remissione – spiega Riccardo Brachet Contul, segretario Anaao della Valle d’Aosta – bisogna far tesoro di quanto vissuto e cambiare il passo, adottando uno sguardo lungimirante che consenta, per quanto possibile, di prevedere le problematiche, smettendo di rincorrerle. É assolutamente necessaria una programmazione coordinata, almeno a medio termine, da parte di chi ha responsabilità politica e gestionale in merito”.
Anaao, in particolare, chiede che “ci sia quanto prima una netta separazione tra le aree Covid e quelle no Covid, utilizzando anche il presidio del Beauregard e l’ospedale da campo”.
Inoltre, “sarebbe anche ora che la politica si decida a costruire un nuovo ospedale – osserva Brachet Contul – secondo le logiche dei sistemi sanitari della Corea del Sud e della Germania che hanno affrontato al meglio ciò che in Italia e in Valle d’Aosta ha prodotto una tragedia in termini di morti tra pazienti e personale sanitario: ci vuole un nuovo ospedale in un punto strategico della città con pista per elisoccorso, parcheggi e viabilità che facilitino l’utenza e i laboratori”.

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