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Aosta, “Poliziotti mi hanno preso a pugni”: indagato 28enne per calunnia

L’uomo avrebbe dichiarato falsamente di essere stato preso a calci e pugni durante l’arresto

AOSTA – Le recenti ed emblematiche vicende che hanno portato nuovamente alla luce il caso di Stefano Cucchi hanno ingenerato una diffusa sfiducia nei confronti delle istituzioni, accusate spesso di abusare del proprio potere, del proprio ruolo. Qualcuno ha provato anche a a sfruttare questo sentimento civile a proprio vantaggio. Propio come Abibou Mohammed, Il 28enne che, dopo essere stato arrestato da alcuni poliziottI di Aosta, ha dichiarato di essere stato malmenato dalle stesse forze dell’ordine. Secondo però quanto appurato dalla procura, le dichiarazioni rese al medico del pronto soccorso sono false.

«I poliziotti mi hanno preso a calci e pugni durante l’arresto» avrebbe dichiarato l’arrestato al medico del pronto soccorso del capoluogo Valdostano. Ma i sanitari, i testimoni e i video delle telecamere di sorveglianza hanno smentito la versione del giovane. Cosi’ il pm Francesco Pizzato ha aperto un fascicolo per calunnia ai danni di quattro agenti della questura, nei confronti di Abibou.

L’uomo era stato arrestato tra l’8 e il 9 novembre scorsi per resistenza a pubblico ufficiale, porto di oggetti atti a offendere (una chiave universale) e danneggiamento della volante su cui era stato caricato. Il titolare di un locale di Aosta aveva chiamato gli agenti per un’auto che gli impediva il passaggio. Abibou era stato controllato e, vista la sua reazione, era stato arrestato. La mattina del giorno seguente, durante il processo per direttissima in tribunale, aveva lasciato intendere di essere stato picchiato dalla polizia ed era stata chiamata l’ambulanza, che aveva portato l’uomo in ospedale. Qui aveva dichiarato al medico di essere stato malmenato. Nel frattempo il giudice monocratico Marco Tornatore lo aveva liberato. Il pm aveva quindi aperto un fascicolo per lesioni contro ignoti, di cui ha già chiesto l’archiviazione.

Infatti i testimoni – il titolare del locale e un conoscente di Abibou – hanno negato che all’atto dell’arresto sia stato picchiato.

Inoltre dalle registrazioni delle telecamere della questura è emerso che l’uomo aveva dato calci e pugni alla porta della cella: gesti compatibili con i lividi riportati, secondo la procura. I sanitari hanno poi stabilito che alcune lesioni erano pregresse. Il processo per resistenza a pubblico ufficiale e’ stato rinviato al 19 dicembre prossimo.

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