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Da Aosta lo stop a stretta slot

Va verso lo stop la riduzione dell’orario di esercizio di slot machine e videolottery ad Aosta: la prima commissione consiliare “Sviluppo economico e culturale” ha infatti espresso parere favorevole a maggioranza alla sospensione di due punti del regolamento sulle sale giochi approvato all’unanimità a fine 2016 e finalizzato al contrasto del gioco d’azzardo patologico.

Favorevoli Pietro Verducci (Pd), Josette Borre (Uv), Sara Dosio (misto di Maggioranza), contrari Giuliana Lamastra (Alpe) e Andrea Manfrin (Lega Nord).

Dall’aprile 2017 le macchinette sono fruibili per 11 ore giorno (dalle 9 alle 12, 15-19, 21-1) e tra un mese e mezzo avrebbe dovuto scattare la riduzione almeno di un’altra ora. L’obiettivo del regolamento era di arrivare, entro l’aprile 2019, a “un massimo di 8 ore di funzionamento giornaliero”. Il prossimo passaggio è la votazione in Consiglio comunale, convocato dal 21 febbraio prossimo.

Finché i comuni limitrofi non si doteranno di un regolamento “rischiamo di arrivare a un guadagno non bilanciato, a uno squilibrio. Vogliamo avere i commercianti che tengano le nostre file”, ha detto il vice-presidente della commissione, Pietro Verducci (Pd). “Non c’è nessuna modifica, viene sospeso un punto finché con il Celva non trova una quadra per un regolamento su tutto il territorio regionale”, ha aggiunto Vincenzo Caminiti (Uv), presidente della terza commissione “Servizi alla persona”, che si è riunita congiuntamente alla prima per la discussione (senza però esprimere parere).
Del tavolo tecnico del Celva, ha spiegato la funzionaria dell’ufficio commercio Daniela Piassot, fanno parte “i Comuni di Aosta, Chatillon, Valtournenche, i coordinatori dei sportelli unici degli enti locali e un rappresentante dell’assessorato alla Sanità”. “Si è iniziato a lavorare in base al regolamento del Comune di Aosta. Ci sarà un regolamento tipo che il Celva approverà e proporrà a tutti i comuni che hanno situazioni simili a quello di Aosta. Ci siamo già riuniti tre volte e nei prossimi giorni ci rivedremo proprio per la parte degli orari”, ha dichiarato poi.

“Le otto ore sono state una valutazione politica fatta dal Consiglio comunale, nessuno studio scientifico ci ha detto che otto siano meglio di dieci o undici”, ha sottolineato il sindaco Fulvio Centoz. “Se non aspettiamo il regolamento del Celva – ha aggiunto – il problema non fa che spostarsi da Aosta ai comuni limitrofi”. “Alle porte di due importanti scadenze elettorali c’è una maggioranza che vuole dare un segnale a qualcuno”. Un segnale “non in linea con la bontà di una sana amministrazione”, ha attaccato Luca Lotto (M5s). “Mi sa di contentino dato a qualcuno, non di vera necessità”, gli ha fatto eco Andrea Manfrin (Lega Nord). “A me sembra che si voglia aprire la porta a ben altre modifiche. Tirate fuori i dati sui mancati incassi dei bar”, ha detto Carola Carpinello (L’Altra Vda).

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