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Anagni – Discarica abusiva di pneumatici non smaltiti

Trovato nei pressi di Tufano Acqua Santa un cumulo di oltre mille pneumatici esausti

Nello stesso momento in cui gli uomini del luogotenente Crescenzi sequestravano la discarica abusiva in località Tufano Acqua Santa, poco lontano i colleghi dell’ex Corpo forestale dello Stato mettevano i sigilli a un cumulo di pneumatici accatastati nei pressi di un’officina, divenuti anch’essi discarica abusiva di rifiuti speciali. Tra i materiali finiti sotto sequestro un importante quantitativo di pneumatici esausti, oltre mille.

A causa di importanti novità legislative il settore pneumatici si è rivelato da qualche anno di particolare importanza. Esse rappresentano un valido contributo all’eliminazione o quantomeno alla mitigazione dei problemi ambientali dovuti al mancato smaltimento della gomma. Se trascurate, però, oltre che a non favorire la salubrità rappresentano per gli inadempienti il rischio di gravi contestazioni e relativi provvedimenti.

Ogni qualvolta l’automobilista effettui la sostituzione di pneumatici, infatti, una quota di tre euro dell’importo pagato corrisponde all’equivalente per lo smaltimento del prodotto. Lo smaltimento deve essere presso un impianto autorizzato e convenzionato. L’impresa, che in questo caso è il gommista, se non rispetta le norme vigenti, oltre a essere sanzionato (per l’accumulo di prodotti che doveva invece smaltire), rischia l’accusa di appropriazione indebita. Questo perché ha  incassato cifre di spettanza di altri come lo smaltitore o il termocombustore.

Non sarebbe superfluo, da parte delle associazioni di categoria, dare vita a un più stretto collegamento con le autorità. Bisognerebbe organizzare interventi di sensibilizzazione nei confronti di chi, talvolta per pigrizia o per ignoranza, commette reati senza valutarne appieno la gravità e le conseguenze.

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