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Amt, manca il personale, i bus riducono le corse

 

“Sono fuori servizio. Non so che dirle, ho finito il turno, per le proteste chiami in azienda”. Una scena che si ripete spesso (troppo) alle fermate e ai capolinea. Bus che passano dritti o non arrivano proprio, ritardi che fanno lievitare i tempi di attesa anche di 20- 25 minuti. La gente viene lasciata per strada senza neppure una giustificazione, e poco importa se è sera e l’orario dice chiaramente che c’è ancora un’ultima corsa e con lo smartphone, come da regolamento, hai già fatto il biglietto prima di salire. Amt pensa in grande, all’elettrico, al filobus, nel cassetto ha sogni ambiziosi e costosi come lo skytram per la Val Bisagno, ma lotta con i problemi di sempre: la mancanza di personale. “Il 10-15% del servizio viene garantito grazie agli straordinari», interviene Marco Marsano, segretario del sindacato Orsa Tpl Genova. Quello giornaliero va a singhiozzo. “Capita che in un turno manchino anche 14 “pezzi””, spiega Marsano riferendosi al fatto che su una determinata linea improvvisamente non ci sia il cambio dell’autista e il controllore della rimessa sia costretto a cercarli in altre o l’azienda debba ricorrere allo straordinario. “Ci sono vari fattori che incidono — prosegue il sindacalista — malattie, visite mediche, ferie, permessi sacrosanti, colleghi che vengono tolti dalla guida per motivi fisici, ma alla base c’è sempre la solita questione, che la coperta è diventata troppo corta”.

Quindi aggiunge. «La “quadratura”, cioè il travaso di personale da una rimessa all’altra per bilanciare e coprire i buchi, paradossalmente crea altri buchi, tanto che i turni scoperti in una giornata possono arrivare anche a quasi una ventina di sabato, con le relative ripercussioni sul servizio, quindi ritardi o soppressioni di corse, magari agendo sulle linee meno utilizzate. Si limitano i danni e se ne fanno altri se moltiplichiamo questi numeri per tutte le cinque rimesse considerando Staglieno… ” . Ora arriva l’estate e sarà ancora peggio. «La riduzione del servizio è normale perché le ferie dobbiamo farle, soprattutto perché con il crollo di ponte Morandi il personale è stato chiamato a un grosso sforzo rinunciando ai riposi. In più sono stati organizzati dei servizi aggiuntivi — prolungamento orario metro, navette scolastiche — con lo straordinario. Ora serve voltare pagina e procedere a massicce assunzioni perché sono anni che andiamo avanti nell’emergenza e non si può addebitare alle ferie il fatto che ci sia una certa sofferenza” . Addirittura Amt per riuscire a coprire i turni nel fine settimana, è costretta a pescare tra i controllori, riducendo quindi la lotta all’evasione. “È vero che c’è bisogno di personale e dobbiamo ricorre allo straordinario — risponde alle osservazioni di Marsano l’amministratore unico di Amt, Marco Beltrami — ma le assunzioni le stiamo facendo. Arriveranno 130 autisti, 45 sono già entrati, per altri 85 il progetto è l’assunzione entro l’estate » . Sulle corse che saltano, secondo l’azienda la percentuale è ridicola. “Siamo all’ 1%”, precisa Beltrami. “Lo straordinario ammonta all’8% del totale delle ore.” Marsano scocca un’altra freccia. « Non parliamo poi dei mezzi, vecchi e ormai a fine vita ” . Ma Beltrami tranquillizza. “Entro ottobre il parco mezzi sarà rinnovato in modo importante, arriveranno 43 diciotto metri, 20 undici metri — spiega Marco Beltrami — anche i primi bus elettrici e undici ibridi”.

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