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Amnesty accusa gli USA: poca chiarezza sui crimini di guerra in Somalia

La ONG Amnesty International bacchetta gli Stati Uniti: servono indagini sugli attacchi aerei in Somalia.

“Il governo degli Stati Uniti deve condurre indagini imparziali e approfondite su prove credibili che i suoi rapidi attacchi aerei in Somalia hanno ucciso numerosi civili”, ha detto oggi Amnesty International in un nuovo rapporto. Secondo la ONG, ci sarebbero prove attendibile che i bombardamenti aerei statunitensi nel paese africano abbiamo ucciso o ferito oltre venti civili. Su questa scia, il gruppo internazionale per i diritti umani ha accusato il Pentagono di non indagare adeguatamente su potenziali vittime. “I nostri risultati contraddicono direttamente il mantra del US Army di zero vittime civili in Somalia. Tale affermazione appare ancora più strana se si considera che gli Stati Uniti hanno triplicato i loro attacchi aerei in tutto il paese dal 2016, superando il numero totale di attacchi in Libia e Yemen”, ha insistito Brian Castner, consigliere di Amnesty International sulle armi e le operazioni militari.

Di tutta risposta, il Comando del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in Africa ha smentito tutte le accuse delle presunte vittime civili in Somalia. Un anonimo funzionario dell’intelligence a stelle e strisce, però, ha riferito ai media che un aereo senza pilota dell’esercito sarebbe il responsabile di un attacco contro i civili. Il velivolo automatico voleva colpire un’auto con a bordo presunti miliziani del gruppo islamico Al Shabab, affiliato ad Al Qaeda.

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