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Allarme ponte della Scafa: demolire e ricostruire

Dopo un momneto in cui il pericolo sembrava passato, ritorna il problema del ponte della Scafa.

Già ad agosto, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, il ponte della scafa era stato chiuso in entrambi i sensi di marcia. Ciò aveva comportato non pochi problemi per la mobilità locale, visto che è l’unica strada che collega l’aeroporto di Fiumicino e Ostia.

Dopo il periodo di chiusura in entrambi i sensi di marcia, il ponte è stato riaperto solo in un senso con divieto di cirocolazione per i mezzi pesanti.

A metà settembre, alla fine, è stato riaperto in entrambi i sensi di marcia. Il problema sembrava dunque risolto. A quanto pare però non era così.

Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino lancia l’allarme: “Siamo in stato di allerta: dopo verifiche Astral sono emerse fragilità su un tratto di 650 metri dalla rampa di accesso fino a via Montgolfier, dove c’è la rampa che sale dalla via Portuense”.

Probabilmente questo tratto, per una lunga assenza di manutenzione dovrà essere demolito e ricostruito. Non ha problemi invece il tratto fino a Fiumicino sud che scavalca il Tevere, rifatto da Anas negli anni 90. Stiamo già pensando alla viabilità locale urgente ed alternativa, come l’apertura,in via di eccezionalità, dell’intero Corridoio della mobilità C5 della città metropolitana e la realizzazione di due rotonde, sulla via Portuense e vicino via Montgolfier, che dovrà essere pronta entro 45 giorni e prima che il viadotto venga chiuso”.

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