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Allarme Omicron su un volo Roma-Alghero, positivo un passeggero

 

L’allarme Omicron scatta anche in Sardegna e arriva sul volo Roma-Alghero, atterrato domenica notte. Un passeggero che viaggiava su quell’aereo rientrando dall’Africa con scalo prima in Olanda e poi a Fiumicino, è risultato positivo al tampone rinofaringeo, con il sospetto che possa essere stato infettato dalla nuova variante del virus.

Tutte le 130 persone presenti sul velivolo sono state messe in quarantena e oggi eseguiranno i tamponi rinofaringei con analisi molecolare per stabilire se siano stati contagiati dal coronavirus.

Se fra loro dovessero registrarsi altri casi positivi, scatterà il tracciamento anche per i contatti stretti di ciascuno contagiato.

Misure precauzionali previste l’ordinanza emessa il 26 novembre dal ministro della Salute, Speranza, che sottopone a misure speciali di vigilanza otto Stati africani considerati a rischio per la variante omicron del virus.

Intanto nel laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari, sono già iniziate le operazioni di sequenziamento del virus riscontrato sul passeggero in arrivo dall’Africa, e nei primi giorni della prossima settimana si dovrebbe sapere se si tratta della variante omicron. Una prima analisi rapida del virus ha accertato che non si è davanti al ceppo originario del Sars Cov 2.

“Come stabilito dal nuovo protocollo, appena è stata confermata la positività del passeggero arrivato dall’estero, è scattato il tracciamento e le misure preventive non solo per i passeggeri che hanno viaggiato al suo fianco, ma per tutte le persone che si trovavano su quel volo”, spiega il responsabile del Dipartimento prevenzione Nord dell’Ats Sardegna, Francesco Sgarangella. Dopo il primo test programmato per oggi, tutti i 130 passeggeri, anche se negativi, dovranno eseguire un secondo tampone fra dieci giorni, alla termine del periodo di quarantena.

Sono tutti negativi i componenti della Torres Calcio che si trovavano sull’aereo con a bordo un passeggero risultato positivo al coronavirus e per il quale si sospetta la presenza della variante Omicron. Giocatori, tecnici e staff che potenzialmente sono stati in contatto con la persona contagiata hanno effettuato già ieri un tampone con analisi molecolare e uno con analisi rapida antigenica: questa mattina sono arrivati i risultati che fanno tirare un sospiro di sollievo. Il gruppo rossoblù coinvolto, una decina di persone che rientravano con il volo Roma-Alghero dalla trasferta in Campania per la partita del campionato di Serie D con il Gladiator di Santa Maria Capua Vetere, resta comunque in quarantena precauzionale, aspettando le indicazioni dell’Ats Sardegna. Il risultato del sequenziamento del virus che ha contagiato il passeggero in rientro dall’Africa, si conoscerà invece nei primi giorni della prossima settimana. Una prima analisi rapida ha accertato che non si tratta del ceppo originario del coronavirus, ma di una variante. Il sospetto è che possa essere la variante omicron, vista la provenienza del passeggero.

“La variante Omicron si sta studiando ed è normale non avere adesso una risposta sicura sulla contagiosità e la pericolosità. Ci possono essere delle sensazioni degli scienziati che dicono che probabilmente è più contagiosa, probabilmente non elude in maniera totale i vaccini. Ma questi sono indizi, le prove le avremo nei prossimi giorni”. Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a Radio Cusano Campus. Sul caso del positivo alla variante omicron sul volo Roma-Alghero, Sileri sottolinea che “serve una strategia comune. L’Italia bloccando i voli rallenta l’ingresso diretto della variante, ma in una strategia comunitaria dovrebbero essere messe in atto delle misure similari per limitare l’entrata di questa variante in Europa. La strategia del blocco dei voli serve a rallentare l’ingresso, non possiamo portare a zero i rischi. Rallentare l’ingresso – conclude – consente di attuare nel frattempo quelle strategie che consentono una difesa”.

 

 

 

“Non ci sarà nessun green pass per la fascia di età pediatrica, questo è sicuro”. Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. “Non c’è un obbligo vaccinale – chiarisce -. Vi è stato l’ok di Ema e Aifa, dopodichè il vaccino sarà disponibile, i percorsi per procedere alla vaccinazione sono gli stessi che già esistono, ovviamente con delle corsie differenziate e un approccio diverso perché la vaccinazione nell’età pediatrica è più delicata anche a livello di comunicazione e di accortezze, servirà in molti casi anche più dialogo con i genitori”. “Se ci fosse il vaccino per i bambini di due anni io a mio figlio che ha due anni – afferma il sottosegretario – lo farei senza dubbio”.
Sileri ricorda che “i bambini che si infettano hanno sicuramente meno complicanze rispetto agli anziani, ma esiste un rischio di malattia grave anche nella fascia pediatrica e un rischio del 10-15% di un long Covid del quale non sappiamo la durata”. E aggiunge che le paure “per gli effetti del vaccino a lungo termine sono supposizioni senza alcuna base scientifica Mentre invece ha una base scientifica la protezione che danno questi vaccini per qualunque fascia di età nei confronti di un virus mutevole. Miocarditi e pericarditi sono molto più frequenti con il Covid rispetto ai casi rari di effetti collaterali del vaccino. Il vaccino ai bambini è un’arma in più a disposizione e i bambini dovrebbero essere vaccinati per proteggere i bambini stessi”.

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