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Albano: “Le mafie vanno intaccate nei patrimoni accumulati illegalmente”

La senatrice PD Donatella Albano, componente della Commissione Antimafia, è intervenuta martedì 27 giugno al Senato, nel corso della discussione sulle modifiche al Codice Antimafia, del cui disegno di legge è una dei firmatari, per ribadire l’urgenza di misure più aggiornate per contrastare le nuove modalità di azione delle mafie.
“A 6 anni dall’introduzione era necessario rivedere il Codice seguendo le indicazioni pervenute dalla magistratura, dalle forze dell’ordine e dal Procuratore Nazionale Antimafia, Roberti, per adeguare gli strumenti di indagine, prevenzione e contrasto, armonizzando le leggi in materia.”, ha spiegato la Senatrice  alla Redazione di OggiNotizie, auspicando che le modifiche siano approvate al più presto: “Abbiamo già perso molto tempo se pensiamo che l’approvazione alla Camera risale addirittura al 2015”.

La senatrice ha anche sottolineato la necessità di rinnovare la lotta alle mafie: “Le mafie vanno intaccate colpendole duramente anche nei patrimoni illegalmente accumulati, pensiamo che ad oggi il patrimonio confiscato pare abbia un valore di 80 miliardi di euro, restituendo queste risorse ai circuiti economici sani, creando posti di lavoro. Le aziende confiscate vanno accompagnate in un percorso di risanamento perchè chi vi è impiegato non perda il lavoro, creando un effetto paradossale per il quale nella percezione comune in territori fragili passa il concetto che mentre la mafia dava da lavorare, lo Stato lo ha tolto.”

“Dobbiamo dare forza al concetto che con la legalità c’è sviluppo economico, ci sono maggiori investimenti e quindi si crea benessere e lavoro per tutti, non solo per gli amici degli amici che ti fanno “un’offerta che non si può rifiutare”, ha concluso la  senatrice Donatella Albano.

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