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Al via i preparativi per lo svolgimento della messa durante la fase 2: niente acquasanta ne strette di mano

Sarà una messa diversa, ma comunque sarà una celebrazione eucaristica. L’accordo tra governo e CEI, siglato qualche giorno fa, si sta dispiegando con varianti minime in tutte le chiese italiane e fervono i preparativi per l’organizzazione delle messe dopo il Virus.

“Prevediamo di dare un pass all’ingresso – racconta Don Peppe della parrocchia di Torino – per consentire un ingresso ordinato. Inoltre avremo un accesso apposito per i disabili”. Il tutto naturalmente per evitare il più possibile le occasioni di contagio.

“Chi desidera ricevere l’Eucarestia – spiega il collaboratore della parrocchia della Gran Madre – dovrà restare al proprio posto e alzarsi in piedi, per indicare la sua volontà al sacerdote”.

Misure di sicurezza

Ingressi a gruppi di 15 e mascherina obbligatoria per tutti. Per evitare assembramenti la fase di ingresso in chiesa sarà particolarmente elaborata. Niente guanti in lattice per i sacerdoti durante la fase di distribuzione dell’ostia, ma una igienizzazione delle mani prima dell’inizio del rito eucaristico. L’ostia non verrà data in bocca ai fedeli, ma in mano, per evitare il più possibile i contagi. Niente strette di mano durante la funzione: “nel messale non sono obbligatorie” e niente Acquasanta all’ingresso per evitare occasioni di diffusione del virus. Oltre a queste precauzioni, il distanziamento sociale sarà applicato con rigore. Due persone per panca al massimo e distanza obbligatoria anche per chi vive insieme. Ciascuno sarà tenuto a rispettare queste regole. Non ci saranno termoscanner all’ingresso, quindi non sarà presa la temperatura ai fedeli prima di entrare in chiesa. “Ci affidiamo alla responsabilità delle persone – spiega Don Peppe, che ci tiene a precisare che – questo periodo in cui siamo stati distanti ci ha portato molta solitudine, ma abbiamo comunicato con i nostri fedeli attraverso i mezzi della tecnologia. Dalle messe in diretta streaming alla parola del Vangelo nei gruppi Facebook. Il ritorno alla messa, anche se con qualche differenza, sarà un modo per riaccendere la nostra speranza e farci ripartire.

 

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