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Aitini: estendere l’ordinanza di San Francesco anche alla zona universitaria

L’assessore Aitini ha sottolineato la necessità di estendere i provvedimenti presi per la zona San Francesco anche alla zona universitaria.

Perché è necessaria un’ordinanza per la zona universitaria? Semplice, gli schiamazzi e il rumore. A quanto pare, fino ed oltre le 3 di notte ci sono stati chiamazzi e rumori molesti.

Per questo motivo, l’assessore Alberto Aitini ha dichiarato che non si esclude per “piazza Verdi si possano prendere in considerazione provvedimenti simili a quelli usati in Piazza San Francesco”.

Ma non è finita qui. Il prefetto Matteo Piantedosi ha ricevuto una lettera, firmata da Giuseppe Sisti. Quest’ultimo gli chiede di essere “in grado di offrire alla cittadinanza bolognese un minimo di tutela contro questi gravissimi fenomeni o se bisogna rassegnarsi a subire ormai quotidiani abusi e violenze”.

Aitini però si distacca dalla polemica. Ha dichiarato infatti che: “Il prefetto anzi sta lavorando molto, e ben. Sta cercando di fare tutto quello che è nelle sue possibilità per risolvere i problemi della zona”.

“Non è accettabile che la movida prosegua oltre la chiusura dei locali, con musica e canti, perché bisogna garantire il ditritto al riposo dei residenti. Stiamo valutando insieme alla Prefettura e al comitato di ordine pubblico se fare una ordinanza simile a quella emanata su piazza San Francesco, che per ora sta funzionando molto bene”.

Per quanto riguarda i fatti di sabato notte, Aitini ha dichiarato di essere in piazza lui stesso, proprio per controllare l’evolversi della situazione.

“Fino all’1,30 ero anche io in piazza Verdi, proprio per verificare la situazione e devo dire che fino ad allora la serata era una delle tante serate, con tantissima gente che però entrava e usciva dai locali, senza musica. Gli esercizi commerciali hanno chiuso come previsto dalle varie ordinanze sugli orari. Il problema è quel che avviene dopo. Ed è ovvio che dopo la chiusura dei locali deve pian piano svuotarsi anche la piazza”.

 

 

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