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Agroalimentare:Zannier, giusto riconoscimento a Prosciutto di Ragogna

Trieste, 14 giu – “Un giusto riconoscimento per un prodotto che
ha almeno 50 anni di storia”: questo il commento dell’assessore
regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier che su
invito dei titolari si è recato in visita oggi al Prosciuttificio
Fratelli Molinaro di Ragogna per celebrare l’avvenuto inserimento
del “Prosciutto di Ragogna” nell’elenco dei prodotti
agroalimentari tradizionali, elenco che ogni anno il ministero
delle Politiche agricole alimentari e forestali aggiorna sulla
base delle domande istruite e presentate da ciascuna regione.
“Con il Prosciutto di Ragogna e la Cipolla Rossa di Cavasso
Nuovo, le due “new entry” della revisione 2022 – ha continuato
l’assessore – il Friuli Venezia Giulia è arrivato a contare ben
181 prodotti, il doppio di quelli presenti nel 2001: una
testimonianza concreta della vitalità del comparto
agroalimentare, che sa svilupparsi e progredire coniugando
tradizione e innovazione”.
A fare gli onori di casa c’erano i titolari dell’Azienda, i
fratelli Monika e Renato Molinaro, con i loro figli e i genitori
Bruno e Maria Assunta. Furono questi ultimi, rientrando dalla
Germania dov’erano emigrati, ad aprire nel 1970 una pizzeria a
Ragogna, nella quale servivano anche il prosciutto “fatto in
casa”, continuando una tradizione diffusa in tutta la zona
collinare. Il sindaco di Ragogna Alma Concil, presente con la
Giunta municipale pressoché al completo, ha ringraziato
l’assessore Zannier per aver costantemente supportato gli uffici
regionali e l’Ersa nell’iter romano della pratica, sottolineando
che nei programmi dell’Amministrazione comunale la valorizzazione
turistica ha un posto importante e che accanto agli aspetti
storici come il Museo della Grande Guerra e a quelli
paesaggistici il sostegno è assicurato anche alla componente
enogastronomica, di cui la famiglia Molinaro è un punto di
riferimento.
“Il Friuli Venezia Giulia – ha affermato l’assessore Zannier al
momento del commiato – è conosciuto come “terra di grandi vini”.
Oggi, con il Prosciutto di Ragogna che va a completare un “poker
d’assi” che comprende il Prosciutto di San Daniele DOP, quello di
Sauris IGP e quello di Cormons, mi sento di affermare che siamo
anche una terra di grandi prosciutti”.
ARC/Com/pph

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