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Agguato mafioso in centro a Pesaro: ucciso fratello di un pentito della ‘ndrangheta

La vittima, fratello del boss della’ ndrangheta pentito Girolamo Biagio Bruzzese, era sotto protezione 

PESARO – Natale di sangue nelle Marche dove Marcello Bruzzese, calabrese di 51 anni, è stato freddato a colpi di arma da fuoco in una stradina del centro storico di Pesaro, in quello che gli inquirenti hanno definito come agguato mafioso. L’uomo infatti aveva aderito al programma di protezione testimoni, essendo il fratello di Girolamo Biagio Bruzzese, ‘ndranghetista pentito e dal 2000 collaboratore di giustizia. Ora è caccia ai killer: sarebbero due e sono riusciti a fuggire a piedi tra le viuzze adiacenti nella zona a traffico limitato. Al momento dell’agguato la strada era deserta e i negozi chiusi.

La dinamica dell’omicidio

Sulle modalità dell’omicidio stanno indagando le forze dell’ordine con grande riserbo. Sembrerebbe che i killer siano entrati in azione con il volto coperto intorno alle 18:30, in via Bovio: l’uomo stava parcheggiando la sua auto all’interno del garage, sotto casa, dove viveva con la moglie e i due figli. Almeno 24 i bossoli calibro 9 ritrovati a terra dal personale della scientifica, 15 andati a segno secondo il primo esame sul cadavere: l’uomo non avrebbe avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto stava succedendo. Sono stati gli abitanti di via Bovio ad avvisare le forze dell’ordine: sul posto i sostituti della procura di Pesaro, Alfredo Narboni e Maria Letizia Fucci, e la Dda di Ancona, una presenza che conferma la matrice mafiosa dell’agguato.

I precedenti

Marcello Bruzzese nel 1995 era già stato vittima di un attacco armato in provincia di Reggio Calabria: l’allora 28enne, rimase gravemente ferito, colpito allo stomaco. In quella sparatoria morirono il padre Domenico e il genero di quest’ultimo, Antonio Maddaferri.

 

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