Una ragazza è stata aggredita dal maniaco seriale Tivadar, già arrestato e condannato nel 2014.
Cesarin Tivader aveva già seminato il panico nella zona universitaria di bologna nel 2014. Era noto come il “Palpeggiatore di Bologna”.
L’identikit con il suo nome e il suo volto era stato affisso ovunque a Bologna. Poi la cattura in Danimarca. Lì era stato processato. Il verdetto fu patteggiamento di due anni con pena sospesa.
Dunque Tivader è rimasto in libertà, almeno fino a ieri sera. Infatti è stato individuato ed arrestato, anche grazie alle telecamere che si trovavano in zona.
L’aggressione è avvenuta domenica sera. La ragazza stata rientrando a casa in via Castiglione. La ragazza è stata seguita fino all’androne di casa, dove è sta palpeggiata con violenza.
Fortunatamente, è riuscita a liberarsi e a raggiungere il suo appartamento. Da lì poi ha chiamato i soccorsi. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito il fermo indiziato di delitto emesso dal pm Michele Martorelli.
Tivadar, dopo l’interrogatorio, è crollato e ha confessato: “Sono stato io”. Il suo difensore Ercole Cavarretta ha commentato: “Fa male soprattutto alle vittime, ma anche a se stesso”.
La prima vicenda processuale si era conclusa in poco tempo. Dopo che il procuratore aggiunto Valter Giovannini aveva interrogato Tivadar. Quest’ultimo aveva ammesso le proprie responsabilità. Non solo, si è era anche scusato con le vittime, che aveva aggredito, e con la città.