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Addio all’editore Cesare De Michelis, fine intellettuale e scopritore di talenti

De Michelis ebbe l’intuizione di scoprire e portare in Italia la Trilogia Millennium di Stieg Larsson

È morto a Cortina d’Ampezzo Cesare De Michelis, presidente della Marsilio. Lo comunica la stessa casa editrice veneziana. De Michelis, nato a Dolo, in provincia di Venezia, avrebbe compiuto 75 anni il prossimo 19 agosto. Fratello dell’ex ministro socialista Gianni, era un grande uomo di cultura e scopritore di talenti. Fu lui a lanciare autori quali Susanna Tamaro e Margaret Mazzantini.

Appena laureato, nel 1965 era entrato nel Consiglio di amministrazione della Marsilio nata, come lui stesso aveva raccontato, «nel lontano 1961, a Padova, da un gruppo di ragazzi usciti dall’università». Nel 1969 ne è diventato amministratore delegato. Trasformata in società per azioni, la casa editrice ha collaborato con numerosi distributori e nel 2000 era entrata a far parte del gruppo Rcs. Ma quando quest’ultimo è stato ceduto alla Mondadori, Cesare De Michelis aveva riacquistato le quote storiche della sua casa editrice che in oltre 50 anni ha pubblicato oltre 6.500 titoli, di cui 3.000 ancora in listino, proponendo circa 250 novità l’anno. Nel 2017 De Michelis aveva ceduto una quota a Feltrinelli.

Marsilio ha una struttura editoriale di oltre 30 dipendenti, ha un fatturato medio annuo di 12 milioni

Al suo intuito si deve la scoperta del filone thriller svedese che ha portato la casa editrice veneta a lanciare la Trilogia Millennium di Stieg Larsson, caso editoriale del 2000, che vendette oltre 5 milioni di copie.

De Michelis, fine intellettuale e studioso curioso era noto per possedere una biblioteca sterminata di circa settantamila volumi di letteratura italiana che abbraccia tre secoli, dal 700 al 900. Nel corso della sua vita ha insegnato letteratura Italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, diretto le riviste ‘Studi Novecenteschi’ e, con Massimo Cacciari, ‘Angelus Novus’. E’ stato anche consigliere della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, presidente del comitato scientifico per l’edizione nazionale delle opere di Carlo Goldoni. Come ultimo progetto si stava occupando di un libro firmato da Papa Francesco, la cui uscita è prevista entro Natale 2018.

1º giugno 2017 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la seguente motivazione ufficiale:

“Presidente di Marsilio Editori spa, che ha contribuito a fondare e che guida dal 1969. Grazie al suo impulso, la casa editrice avvia una lunga fase di espansione e apre il catalogo, oltre che all’architettura, urbanistica e sociologia, anche alla saggistica politico-culturale e alla narrativa di giovani autori italiani. Nel 2000 Marsilio entra a far parte del gruppo RCS Libri, mantenendo tuttavia identità nelle scelte editoriali. Nell’agosto 2016 la casa editrice è stata riacquisita dalla famiglia De Michelis tornando così ad essere totalmente indipendente. In oltre 50 anni, la società ha pubblicato oltre 6.500 titoli, di cui 3.000 ancora in listino, proponendo circa 250 novità l’anno. Occupa 30 addetti”

Lascia la casa editrice nelle mani del figlio Luca De Michelis, attuale amministratore delegato.

La scomparsa di colui che dagli addetti ai lavori era considerato il maestro dell’editoria ha scosso il mondo della politica e della cultura. Tra i primi a commentare la notizia, il neo ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli: «Con dolore ho appreso della scomparsa di Cesare De Michelis. Intellettuale, studioso, appassionato di cinema, bibliofilo raffinato, perdiamo uno dei più importanti editori italiani, scopritore di talenti come Margaret Mazzantini e Susanna Tamaro, uomo capace di cogliere e portare nel nostro Paese fenomeni letterari mondiali come la saga Millennium di Stieg Larsson, con la quale ha colto uno straordinario successo di vendite. Ai familiari, agli amici, alla casa editrice Marsilio – conclude Bonisoli – vanno le mie più sentite condoglianze».

Sentiti e numerosissimi i ricordi degli amici storici. Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia e Vicepresidente della Commissione Affari esteri, esprime «cordoglio e vicinanza alla famiglia tutta per la scomparsa di Cesare De Michelis, editore di successo e fondatore della Marsilio. Cesare è stato anche e soprattutto un appassionato studioso ed un uomo di grande cultura, un militante socialista animato da una instancabile volontà di conoscenza, mai assoggettato ai conformismi delle varie epoche e sempre vicino, anche attraverso la sua attività editoriale, alle tante battaglie di verità del post tangentopoli. Con Cesare, viene a mancare un amico ed un compagno, un intellettuale vivace e moderno di cui sentiremo la mancanza».

Alle condoglianze si è unito anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha definito De Michelis «un grande veneto» e elogia la sua «capacità di visione» e di «anticipare i tempi». Zaia poi aggiunge: «Ci mancherà e lo ricorderemo con rimpianto il prossimo 22 settembre a Treviso alla consegna del premio Parise. Lo ringrazieremo, ancora una volta, rendendo omaggio all’editore che ne guidava la giuria e che con il suo fiuto da ‘impresario della cultura’ e la sua sensibilità giornalistica ha contribuito anche quest’anno a guardare al meglio del giornalismo italiano e a selezionare bravi reporters, degni eredi della penna del maestro vicentino e capaci di attirare la curiosità intellettuale e la sensibilità di un uomo di cultura che scavalcava la tradizione in cerca di nuove competenze e saperi».

Commosso il ricordo dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Terribilmente rattristato e irreparabilmente colpito dalla perdita di Cesare De Michelis, personalità di grande limpidezza per il mondo dell’editoria e della cultura, e innanzitutto per Venezia e per il Veneto, esprimo ai famigliari e a chi lo ha conosciuto e stimato le più sentite condoglianze».

La cerimonia funebre si celebrerà il 14 agosto alle ore 14 presso la Chiesa Evangelica Valdese e Metodista di Calle Lunga Santa Maria Formosa di Venezia.

 

A cura di Giovanni Cioffi

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