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Addio a Diego Armando Maradona, in Argentina tre giorni di lutto nazionale

La salma di Diego Armando Maradona è arrivata alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale a Buenos Aires, dove è stata allestita la camera ardente, fino a sabato. Centinaia di persone sono già in fila per rendere omaggio al ‘Pibe de oro’.

La leggenda del calcio è morta ieri all’età di 60 anni per arresto cardiacorespiratorio, era in una villa della città diTigre. Proclamati tre giorni di lutto nazionale in Argentina.

Nelle ore precedenti all’apertura della camera ardente al pubblico, nella sala dove si trovano i resti di Diego Maradona sono entrati i famigliari (la ex moglie Claudia Villafañe e le figlie Dalma e Giannina) e numerosi calciatori ed amici storici del ‘pibe de oro’ (Carlos Tevez, Martin Palermo, i membri della nazionale argentina vittoriosa a Messico 1986, e Guillermo Coppola. Nella notte è stata nella sala dove dieci anni fa fu reso l’estremo omaggio all’ex presidente Nestor Kirchner anche l’ultima fidanzata di Maradona, Verónica Ojeda, con il figlio Dieguito Fernando. Secondo il quotidiano Clarin il corpo di Maradona non sarà visibile, per cui la bara sarà chiusa. La famiglia di Maradona non ha fatto richieste particolari per le modalità della cerimonia, si è infine appreso, indicando solo l’utilizzazione di una bandiera argentina vicino o sopra il feretro.

I medici legali che hanno realizzato ieri sera l’autopsia sul cadavere di Diego Maradona nell’Ospedale di San Fernando, in provincia di Buenos Aires, hanno diffuso un referto con i risultati del loro lavoro. Il decesso, si legge nel documento, è stato attribuito a “insufficienza cardiaca acuta, in un paziente con una miocardiopatia dilatata, insufficienza cardiaca congestizia cronica che ha generato un edema acuto del polmone”. Si è infine appreso che lo studio realizzato per determinare le cause della morte sarà completato con analisi tossicologiche che nel giro di una settimana preciseranno se Maradona, prima di morire, ha ingerito farmaci, droghe o alcol.

Per l’Equipe, il giornale francese di calcio, è ‘la morte di un Dio’. Come nel resto del mondo, ma naturalmente ancora di più, è choc a Napoli: la notizia, alla quale molti stentano a credere, è rimbalzata sui telefonini. In pieno centro, in piazza Municipio una sola voce: “Maradona era il più grande di tutti”. Anche a Fuorigrotta, dove si trova il San Paolo, tempio calcistico di Maradona, c’è chi si commuove ai ricordi per le sue straordinarie giocate. E una donna dice: “Questo 2020 è veramente l’anno peggiore”.

 

“Il Papa è informato della morte di Diego Maradona, ripensa con affetto alle occasioni di incontro di questi anni e lo ricorda nella preghiera, come ha fatto nei giorni scorsi da quando ha appreso delle sue condizioni di salute”. E’ quanto dice all’ANSA il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

La morte di Diego Maradona è stata annunciata anche nell’Aula del Senato. “Non so se è opportuno, ma lo faccio, devo purtroppo annunciare che è scomparso Maradona, il calciatore che credo in Italia abbia molto influito sulla passione per questo sport. Alla famiglia e ai tifosi che lo hanno amato le mie condoglianze”: lo ha detto Ignazio La Russa, dallo scranno di presidente di turno dl Senato, durante i lavori a Palazzo Madama.

Conte, addio eterno campione

“Il mondo intero piange la scomparsa di Maradona, che con il suo talento ineguagliabile ha scritto pagine indimenticabili della storia del calcio. Addio eterno campione”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 

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