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A Roma prosegue lo scontro sui vaccini: il parere di Di Biase (Pd) e Mandelli (Fi)

In una lettera al ministero, Virginia Raggi aveva chiesto di  ammettere all’asilo anche i bambini senza vaccini

Per il Comune di Roma non c’è un attimo di respiro. Archiviata la pratica Spelacchio, la giunta capitolina è stata travolta da una nuova furente polemica sui vaccini. Al centro del dibattito la mozione del Campidoglio e la lettera del sindaco di Roma Virginia Raggi sulla possibilità di accesso alla scuola anche ai bambini non vaccinati. La prima a replicare alle richieste della Raggi è stata la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. Ciò ha ingenerato un botta e risposta nel quale si stanno inserendo numerosi altri esponenti di spicco della politica capitolina. La battaglia è bipartisan.

“Raggi ha distorto il messaggio della legge per prestare il fianco ai no vax. Il sindaco sta facendo campagna elettorale con messaggi da stregoni. Non si scherza sulla pelle dei bambini. Hanno rilanciato sui vaccini per coprire le questioni serie che riguardano la città”, ha dichiarato Michela Di Biase capogruppo Pd al Comune di Roma,  intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Noi siamo dalla parte della scienza e della legge –ha aggiunto la Di Biase -. Dalle dichiarazioni rilasciate, sembra che il sindaco non conosca né l’atto che è stato licenziato dall’Assemblea capitolina né tantomeno la normativa vigente. L’atto che è stato votato chiede né più né meno che venga rispettato il dettame della legge, vale a dire che i bambini che non abbiano avuto le vaccinazioni entro il 10 ma che possano certificare che hanno il piano vaccinale concordato con le Asl, non siano allontanate dalla scuola”.

“Questa è una cosa che prevede la legge – aggiunge la dem -: il sindaco Raggi ha voluto distorcere un messaggio positivo in chiave elettorale, prestando il fianco ai no vax. Su questa vicenda non c’è da fare campagna elettorale, c’è da recarsi alle Asl e far vaccinare i bambini. La legge è chiara, il sindaco ha voluto distorcere un messaggio con affermazioni mendaci. L’Assemblea capitolina ha deliberato che non ci sia l’interruzione scolastica così come previsto dalla legge. Non capisco per quale motivo il sindaco di Roma sta provando a fare una campagna elettorale con messaggi da stregoni, perché qui è la scienza contro gli apprendisti stregoni. La legge su questo è chiara, quindi non credo che si possano generare problemi nel Comune. L’allarmismo lo sta facendo il sindaco e mi sembra assurdo che un sindaco si presti a ciò perché il rispetto delle istituzioni dovrebbe essere il primo punto all’ordine del giorno per chi governa una città”.

“Concordo con la Lorenzin, non si scherza sulla pelle dei bambini. Facciamo fare gli scienziati agli scienziati, i medici ai medici e speriamo che il sindaco inizi a fare il sindaco”.

“Ormai li conosco bene i 5 Stelle e so che per non rispondere a questioni serie che riguardano la città, spesso rilanciano sul piano della comunicazione un altro argomento. Ora hanno rilanciato i vaccini per coprire la vicenda della Multiservizi o il caos sul concordato preventivo di Atac”.

Sempre da Radio Cusano, arriva una nuova stoccata alla sindaca, questa volta da parte del senatore di Forza Italia Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti Italiani e vicepresidente della commissione Bilancio. “Sono perplesso – ha sostenuto Mandelli- mi sembra che i temi toccati dalla mozione siano diversi rispetto a quelli trascritti quando il sindaco Raggi ha preso carta e penna per scrivere al ministero. Vaccinarsi è un fatto importantissimo e l’obbligo di legge è determinato anche dal fallimento delle politiche di sensibilizzazione del Ministero della Salute verso le famiglie, perché se le famiglie sono ben informate avrebbero una fidelizzazione alla vaccinazione come nei paesi del Nord dove non c’è l’obbligo ma le persone sono ben consapevoli dei rischi della mancata vaccinazione.Non credo sia nella competenza del sindaco esulare da contesti propri della sua attività. Sarebbe importante ed opportuno iniziare a preoccuparsi dei tanti problemi di una delle città più belle del mondo che sta vivendo un periodo oscuro per tante ragioni. Si fa politica su argomenti che politici non sono. Non facciamo politica su questi argomenti”.

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