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A Milano saracinesche chiuse per la campagna di sensibilizzazione di ActionAid

La campagna di ActionAid #Closed4women pone l’accento sul rischio che i centri di assistenza per le donne vittime di violenza non siano sufficientemente sostenuti.

Saracinesche abbassate per denunciare il rischio di chiusura che vivono molti spazi delle donne e per le donne in Italia. ActionAid lancia a Milano la campagna #Closed4women, per sensibilizzare l’opinione pubblica in difesa dei diritti delle donne. Stamattina, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sulle serrande chiuse di alcuni negozi di via Spallanzani in Porta Venezia sono comparsi otto murales dipinti dalla street artist Ale Senso che raffigurano volti di donne che hanno subito violenza e di attiviste che nel quotidiano difendono la continuità e l’esistenza di luoghi significativi e fondamentali per la tutela e l’avanzamento dei diritti di tutte, come le case delle donne e i centri antiviolenza. Le saracinesche simbolizzano le porte chiuse che le donne fuoriuscite da percorsi di violenza rischiano di trovare se i centri non vengono finanziati adeguatamente e con continuità.

In Italia sono oltre 43mila ogni anno le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza. I fondi previsti dal governo, anche se in aumento rispetto agli anni precedenti, non sono sufficienti e soprattutto arrivano con estremo ritardo. Ad oggi – secondo il rapporto di monitoraggio dei Fondi nazionali realizzato da ActionAid – è stato erogato solo il 34% dei 12,4 milioni stanziati nel 2017, lo 0,39% dei fondi 2018, mentre non è ancora stato emanato il decreto di ripartizione del 2019. A queste condizioni, si condannano i centri a una continua precarietà, esponendo alcune strutture addirittura al rischio di chiusura, privando le donne del diritto di essere assistite.

All’appuntamento di stamattina era presente il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati dei casi di centri che stanno resistendo a questa situazione di precarietà, come “Ala Sportello Trans” di Antonia Monopoli: uno spazio rimasto attivo per 10 anni nella città di Milano e finanziato principalmente dalla Chiesa Valdese ma chiuso lo scorso luglio per mancanza di fondi. E la Casa delle donne Lucha y Siesta di Roma, nel racconto di Simona Ammerata, uno spazio che ha un ruolo molto importante per la promozione e la tutela dei diritti delle donne e che è tragicamente a rischio chiusura. Chiunque può sostenere l’iniziativa online condividendo sui propri canali l’immagine della saracinesca rossa, simbolo della campagna, utilizzando l’hashtag #closed4women.

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