Roma – Dieci asili, appena realizzati, nuovi, ma chiusi. E fuori rimangono circa settemila bambini, con relative famiglie, che non sanno a quale sento votarsi.

“Alcune strutture sono apparentemente utilizzabili, ma non è così – spiega la dirigente del Provveditorato del Comune di Roma, Maria Teresa Bellucci – perchè mancano rifiniture interne, allacciamenti di utenze telefoniche e informatiche, nonché i collaudi e le autorizzazioni delle ASL e di alcuni altri organismi comunali che fanno campo al Dipartimenti Asili Nido. Molti provvedimenti spettano poi ai singoli municipi, tuttavia siamo entro i limiti di tempo previsti”.

L´assessore alla Suola del Comune, Laura Marsilio, ha pio ulteriormente chiarito: “Entro fine anno saranno utilizzabili in pieno almeno quattro asili, in linea con il programma di sperimentazione di asilo nido in concessione, cioè strutture pubbliche date in gestione a privati. I tempo tecnici in questo settore, per altro molto delicato, sono un po´ più lunghi, in quanto bisogna pianificare dettagliatamente l´impiego delle 150 educatrici del concorso bandito nel 2005 e chiuso nel 2009, che comunque saranno assunte tutte entro il 2012. E inoltre, 124 di queste sono già assunte. Una sessantina saranno destinate agli asili nido in concessione”.