Viterbo – Gino Roncaglia, docente all´Università della Tuscia ed uno fra i maggiori esperti di comunicazione multimediale, pone una domanda cruciale: Il libro cartaceo può sostenere la competizione del futuro con il libro digitale?
“In effetti, è difficile per chi è abituato a “sentire” il libro, ad averlo fra le mani, sentirne l´odore, scrivere note a margine o sottolineare frasi che colpiscono, poter rinunciare a tutto questo – spiega Roncaglia – ma la rivoluzione multimediale è tuttavia in atto e in continuo sviluppo, questo è un dato innegabile. Ma oltre alle abitudini, esiste il fattore comodità, che oggi molti danno come fra i più importanti. Oggi, nelle scuole, i bambini sono educati da subito ad avere a che fare con uno schermo di computer, e in famiglia sono già dotati di cellulare touch-screen che imparano ad utilizzare in tempi decisamente brevissimi. Credo sia solo questione di tempo. Esistono in ogni caso degli elementi-freno, come gli alti costi dei libri elettronici, oppure il rifiuto mentale di avvicinarsi ad una cultura del genere. Ma anche su questo può essere questione di tempo, perché una volta che la diffusione sarà cosa completa, anche i costi si abbasseranno“.
C´è da augurarsi, soprattutto da parte degli editori tradizionali, che l´odore della carta stampata e la sensazione tattile del libro, non tramontino mai, nonostante quella che Roncaglia, nel suo ultimo libro (cartaceo) definisce “La Quarta Rivoluzione” (Laterza 2010).