ITALIA

dall'

Solo notizie convalidate
[wpdts-weekday-name] [wpdts-date]

EDIZIONI REGIONALI

Solo notizie convalidate

EDIZIONI REGIONALI

Poco più di 15 ore fa, la Camera dei Rappresentanti ha votato per tagliare circa 1.600 tariffe economiche sulle importazioni con l’obbiettivo di aumentare la competitività dei manifatturieri USA. L’abolizione delle tariffe sulle materie prime ai prodotti finiti, unite al taglio delle tasse, rappresenta un piano per una maggior crescita negli investimenti, e cosi, i redditi reali dei lavoratori. La ricetta economica liberale, votata insieme all’intera minoranza democratica è mirata all’incentivare il mercato domestico, rafforzando simultaneamente i rapporto con gli esportatori stranieri.

La proposta definisce l’azione indipendente del congresso dall’esecutivo, contrastando fortemente i messaggi protezionistici della campagna elettorale di Trump. L’adozione di una ricetta economica a zero-barriere voluta dal Congresso repubblicano simbolizza una preferenza per gli ideali storici del libero commercio, rifiutando pienamente l’idea di un’America protezionistica. Inoltre, il totale sostegno del partito democratico alla camera è segno di un potenziale disgelo politico, portando ad una collaborazione bipartisan che potrebbe essere fondamentale per i repubblicani nel caso perdessero la maggioranza al Congresso nella formazione della nuova legislatura questa primavera. L’apertura dei democratici potrebbe infatti significare una tendenza alla cooperazione, un buon auspicio nell’attuale composizione dei seggi, 51 per i repubblicani e 49 per i democratici.

I repubblicani votano per il libero commercio un neo-liberismo economico per ora seguito e sostenuto dai democratici.

 

A cura di Fabio van Loon

Facebook