Trump taglia le tasse: e noi?
Dopo una lunga battaglia politica, trafitta da resistenze interne al partito repubblicano e la minoranza democratica, si è confermata la proposta di legge sulle tasse. Tasse più basse, sulle imprese e sulle famiglie. Anche se criticate da molti, le politiche sulla tassazione segnano la rinascita di una vera e propria realtà economica reaganiana, una svolta dalla cosiddetta politica protezionistica ad una vera e propria politica liberale, di meno tasse e più lavori.
Sciolte le Camere Italiane e l’inizio della campagna elettorale , qual’è la posizione dei principiali partiti Politici?
Forza Italia, Il Cavaliere proprone una vera e propria rivoluzione per i contribuenti: “La flat tax consentirà a tutti di pagare molto meno”, rendendo “molto più difficile l’evasione e l’elusione.
Movimento 5 Stelle, propone una ridistribuzione dei carichi fiscali alleggerendo la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, simile in grossomodo alle proposte del centro-destra. Il partito promette ideologicamente ma almeno per ora, non risponde con i dati, che contribuiscono al senso di ambivalenza nel loro programma elettorale. Frutto delle divisioni interne o una mancata ricerca economica?
Partito Democratico
“Il PD non deve essere il partito delle tasse”, queste le parole di Renzi sul programma fiscale del PD. Ammette pienamente la necessità di alleviare la pressione fiscale, ma come molti altri dell’arena politica italiana, manca di dati, di proposte concrete e di idee formalizzate. Parla perlopiù di un Agenzia delle Entrate ‘partner’ e non ‘nemico’ delle imprese, verso il sostegno e non la sanzione.
Questo chiaramente è in pieno conflitto con i dati fiscali degli ultimi 5 anni, che hanno marcato un significativo aumento nella pressione fiscale, in media pari al 43,6 per cento nel 2015 per le famiglie e 65,4% per le imprese.
La politica italiana per ora presenta solamente soluzioni astratte, ideologiche. Sarà la XVIII legislatura a definire il futuro del nostro fisco. Le alzeremo, le abbasseremo? Ditecelo voi.
A cura di Fabio van Loon e Andrea Cuccu