Genova – Il nuovo assessore alle Infrastrutture, Raffaella Paita, sembra intenzionata ad adempiere in piano al proprio compito dopo le dimissioni di Ezio Chiesa. Esprimendo soddisfazione per la nomina, entra subito nel ruolo dichiarando che le priorità da affrontare sono molte e tutte importanti, a cominciare dallo sviluppo e integrazione del territorio, con uno studio tecnico per fare il punto della situazione. All´ordine del giorno, la Gronda di Ponente, il tunnel in Val Fontanabuona, il Terzo Valico, senza fare polemiche.
La polemica però esiste, e proprio in seno alla Giunta regionale e alla stessa rappresentanza del Partito Democratico e soprattutto del Centro-destra, che critica la nomina manifestando un evidente conflitto di interessi, dal momento che “Un assessorato alle Infrastrutture – questa è la rimostranza – non dovrebbe essere conferito alla moglie del Presidente dell´Autorità Portuale, Luigi Merlo. Così facendo pare che le Infrastrutture liguri diventino un affare di famiglia”.
A tale osservazione, Raffaella Paita ha replicato: “Niente altro che una strumentalizzazione politica dal tono tipicamente maschilista, irata fuori da parte di chi non ha altri argomenti…”.
In ogni caso, il nuovo assessore è al lavoro. Il presidente Burlando ha espresso piena fiducia nelle sue capacità, e intanto il PD ha provveduto a sostituire Raffaella Paita, come d´ufficio, nella veste di capogruppo del PD, con Nino Miceli, al secondo mandato in Giunta regionale, con Valter Ferrando come vice.
Nella veste di nuovo capogruppo, Miceli ha subito messo le cose in chiaro: “Dai consiglieri del PdL sento parlare di Giunta Burlando ormai al capolinea, ma mi sembra che siano loro ad aver perso l´autobus…”