BOLOGNA – La sorella maggiore della ragazza che è stata tolta alla sua famiglia perché ha raccontato di essere stata rasata a zero dai genitori come punizione per avere rifiutato il velo islamico
Fornisce una versione diametralmente opposta e difende i genitori, un meccanico di 41 anni e una casalinga di 40, entrambi denunciati per maltrattamenti in famiglia. «Non è stato per il velo che è stata rasata, ma perché si era tagliata i capelli da sola e le sue amiche le avevano detto che non stava bene. Anche la mamma stava piangendo, perché anche lei era dispiaciuta di tagliarle i capelli», racconta la sorella ai microfoni di Trc.
“Il velo non c'entra in questa storia”
«Poi – ha detto – è andata a scuola, ha pianto e tutti i suoi amici l’hanno consolata». Forse è per questo che tutti hanno capito che era perché non voleva e la mamma la stava costringendo. Voglio solo che tutto questo finisca, è una cosa insopportabile».
«Il comportamento della scuola è stato esemplare, si sono fatti carico tempestivamente e correttamente della vicenda, che è dolorosa», sottolinea Stefano Versari, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna.